
“Il tempo perso non è mai tempo sprecato…” le parole di Erri De Luca non sono mai banali e invitano sempre alla riflessione.
Silvio Perrella introduce la conversazione con Erri De Luca nell’ambito della sezione letteratura del Campania Teatro Festival che quest’anno prende il nome di Abracadabra: «Abracadabra, cinque sillabe tutte cadenzate in a. Sembra che la sua origine venga dall’aramaico. E che significhi “io creo mentre parlo” o “quel che dico accade”
E’ dalle parole che si parte sempre, si inizia con la parola “visione” con le sue infinite declinazioni e con la citazione di un passo del Vangelo secondo Marco, il racconto degli “alberi che camminano”.
E’ dalle parole che si parte sempre, che sia prosa o poesia e a proposito di poesia, cita la sua poesia “Mare Nostro” ricordando il nubifragio di Lampedusa e la poesia di José Martì “Coltivo la rosa bianca” .
Sono parole di chi le sa maneggiare e usare con cura, di chi si avvicina sempre con sguardo curioso alla vita, da profano e al contempo avido conoscitore, di chi si avvicina alla terza età con ironia e dissacrazione perchè “Mi sembra che nessuno sia stato vecchio prima di me…”.