

Il magnifico Napoli di domenica 28 novembre contro la Lazio lascia un ricordo indelebile. Il gruppo di Spalletti entra in campo dopo uno spettacolo di luci e colori denso di emozioni e ricordi. La celebrazione di Diego, nello stadio che porta il suo nome, è grandiosa ed il giro di campo a luci spente della statua in bronzo del Pibe de Oro lascia il pubblico senza fiato. Brilla nella luce dei quarantamila cellulari accesi il sinistro dorato dell’argentino ed una lacrima di commozione non può essere frenata.
“La verità è che non te ne sei mai andato” (cit. Maurizio De Giovanni)
La verità è che Diego è ancora qui, non è mai andato via, come recita l’attore Gianfranco Gallo su testo di Maurizio De Giovanni. E quella sera il D10S era nell’arena flegrea ad aiutare e sostenere i compagni, come sempre. L’abbiamo visto correre con le gambe di Zielinski, in rete al 7’; l’abbiamo visto calciare e dribblare con la verve del capitano, l’abbiamo visto segnare, non a caso, al 10’. Le sue iniziali sul tabellone D.M. (alias Dries Mertens) sono un tuffo al cuore. Ancora un gol al 29’ ed infine l’abbiamo visto volteggiare e realizzare il poker col sinistro di Ruiz. Una partita perfetta quella degli azzurri. Un 4-0 limpido, la giusta misura per dimenticare le precedenti sconfitte e riprendersi la vetta del campionato in solitaria.
Pareggio amaro al Mapei Stadium
Poi però, dopo tre giorni, si va in trasferta al Maipei stadium. Un viaggio troppo lungo per Diego che rimane a Napoli, è evidente. Il Napoli fa un bel primo tempo, aggredisce e gioca da capolista. I gol vengono nella ripresa prima al 51’ con Ruiz e poi al 59’ ci pensa Mertens ad assicurare il raddoppio. Poteva essere un colpaccio, ma il Napoli dopo il doppio vantaggio si spegne e complici anche una serie di infortuni, in meno di mezz’ora che estromettono dalla gara Insigne, Ruiz e Koulibaly, si fa rimontare 2-2. Il Napoli perde 2 punti importantissimi sul campo e sarebbe andata anche peggio se solo il provvido intervento del Var non avesse sottratto gli azzurri alla più amara delle beffe. La terza rete del Sassuolo viene infatti annullata per un precedente fallo su Rrahmani non ravvisato dall’arbitro. In realtà il signor Pezzuto ha sorvolato anche su un altro intervento falloso ai danni del difensore kosovaro alla base del secondo gol degli emiliani, che ha finito per pregiudicare il risultato. Circostanza che sostenuta con veemenza dall’allenatore azzurro gli ha procurato il cartellino rosso del direttore di gara.
Contro l’Atalanta, Spalletti fa i conti con l’emergenza
Nella 16esima giornata di serie A ritorna nella magica atmosfera di Fuorigrotta la squadra che fino ad ora ha fatto meglio in campionato. Non si contano le assenze del Napoli, tra vecchi e nuovi infortuni la squadra è falcidiata. Anche Spalletti non è in panchina per scontare il primo dei due turni di squalifica. La sfida con l’Atalanta si dimostra da subito complicata è il momento di fare appello a tutte le energie, al carattere, alla personalità e perché no, invocare anche quella fortuna finora assente.