
Un giorno all’improvviso la “febbre da Real Madrid” scosse Napoli. La voglia di assistere ad un match storico, a 30 anni dall’unico precedente, disputatosi ai tempi del Diez per eccellenza, Diego Armando Maradona, ha giocato un ruolo essenziale: il risultato, quasi scontato, è che migliaia di tifosi, già dalle prime ore del mattino, si sono riversati in strada cercando di strappare, in qualsiasi modo, un tagliando per assistere al match.
I settori più gettonati, quasi introvabili, sono stati ovviamente le due curve: alle ore 13, dopo solo un’ora dalla vendita dei biglietti, la Curva B era già esaurita. Alle ore 14, anche la Curva A, risultava sold out. Alle ore 17, i tagliandi per i distinti erano già stati dilapidati.
Non sono mancate le proteste da parte di innumerevoli tifosi: nello specifico, acquistare un biglietto online, dal proprio pc, era un’impresa utopistica, per non parlare di coloro che, pur essendo in fila dalle prime ore del mattino hanno dovuto accantonare l’idea di comperare il biglietto tanto agognato, a causa di problemi di natura maggiore. Le presunte irregolarità, contestate da molti tifosi sui social network, ineriscono all’ombra del bagarinaggio e/o di possibili prenotazioni antecedenti all’orario di inizio di vendita dei biglietti.
A tal proposito, il Codacons ha dichiarato che vigilerà attentamente sulle transazioni elettroniche e sui biglietti rivenduti mediante dispositivi telematici, dal momento che si preannunciano copie false e tentativi di rivendita a prezzi esorbitanti. Insomma, il Real Madrid ha riacceso il “corazon” dei napoletani.