
La Riforma della Scuola introdotta dal Governo Renzi, ormai famosa e denominata “Buona Scuola“, ha in realtà causato tante polemiche, soprattutto tra gli insegnanti, che hanno aspramente criticato questo provvedimento. E i risultati della tanto esaltata riforma si sono visti. In particolare i docenti di tutta Italia dalle testimonianze, hanno affermato che tra i punti più assurdi di questa riforma ci sono i criteri che valutano il trasferimento di un’insegnante, in particolare nei confronti di chi è stato costretto per anni a lavorare lontano da casa che avrà ancora tantissime difficoltà a trasferirsi e sarà costretto a rimanere fuori ancora per anni.
Questo perché la Riforma della “Buona Scuola” ha portato ancora più caos nelle graduatorie di trasferimento, non definendo bene le posizioni che ha un singolo insegnante. Se poi parliamo della carriera, essa non viene affatto valutata, tanto che le singole scuole possono se vogliono chiamare al di fuori delle graduatorie, a discapito della posizione in essa. Anni di sacrifici buttati, e una corsa inutile allora per aggiudicarsi punteggi che non serviranno in futuro.
Tanti precari non assunti, tante promesse e addio TFA per coloro che vogliono abilitarsi, almeno fino a gennaio 2017. Intanto restano migliaia di insegnanti costretti a trasferte da un capo all’altro dell’Italia, ma il fatto più clamoroso, come denunciano tantissimi insegnanti, che ci sono tante scuole nei loro territori che sono carenti di personale e invece di essere assunti in questi istituti si vedono trasferiti in località assurde, a chilometri e chilometri di distanza dalla propria casa.