
Prorogata fino al prossimo 3 aprile la mostra Dalla Napoli di Keith Haring ai giorni nostri Keith Haring \ Roxy in the box \ Luciano Ferrara \ Trallalà che si tiene nelle sale del PAN di Napoli

La decisione è stata presa per il gran successo di pubblico registrato: 8000 (ottomila) visiatori in 3 mesi di esposizione con un aumento di affluenza consistente nelle ultime settimane in concomitanza del calo dei contagi.
“Sono molto soddisfatto del risultato ottenuto fino ad oggi – ha dichiarato il curatore Andrea Ingenito – Credo finalmente si possa parlare di ripartenza”.
La mostra è un racconto della Napoli della street art e della cultura pop dagli anni ‘80 ai giorni nostri partendo da scatti fotografici inediti del celebre fotografo Luciano Ferrara, particolarmente attivo in quegli anni.
Un vero e proprio itinerario che prende il via dal periodo napoletano di Keith Haring (un modo per celebrare anche la sua scomparsa avvenuta trentuno anni fa) e dell’evoluzione del fenomeno della street art e della cultura pop.
Oltre 100 le opere esposte complessivamente: a partire dai lavori degli anni ’80 di Keith Haring (tra cui il celebre Randi 88 – inchiostro sumi su carta -, la serie completa White Icons, il Radiant Baby, una cartolina/invito interamente scritta e disegnata a mano da Haring, le litografie in bianco e nero realizzate per il catalogo della mostra da Lucio Amelio), provenienti da importanti collezioni private, intervallate da una sala completamente dedicata agli scatti, per la prima volta esposti in occasione della mostra, di Luciano Ferrara che in quegli anni ha saputo ben cogliere il fermento artistico di una città che diventava vera e propria “capitale dell’arte”.
Immagini che diventano testimonianze della Napoli del City Hall (storico locale notturno), della Trattoria dell’Oca, della pizzeria Dante e Beatrice, luoghi attivi della vita culturale napoletana e teatro d’incontro di artisti del calibro di Andy Warhol e Joseph Beuys, grazie al celebre gallerista napoletano Lucio Amelio.
Un itinerario storico – artistico, che prosegue con due artisti figli di quella epoca straordinaria: Roxy in the Box, artista eclettica che racconta la sua città con occhio critico e sempre vigile, la Napoli dei quartieri, la Napoli popolare fatta di Mostri e bella gente e di Santi protettori in formato maxi. Linguaggi e icone dallo stile pop e dal cuore street.
Il racconto della mostra si conclude con i lavori dello street artist napoletano Trallallà, che dipinge con una sensibilità unica nel rivisitare l’immagine della figura femminile nella tradizionale Sirena Partenope, con un linguaggio semplice e sensuale perfettamente leggibile nelle sue “Ciacione” napoletane.
Uno street writer dentro e fuori, che ama la condivisione della sua arte, in rapporto con il territorio e relazionata alla street art di Haring che appare tangibile nelle sue opere impresse sui muri dei vicoli del centro storico della città.
Per completare questo entusiasmante racconto è stata inserita, fuori progetto, una delle più rappresentative opere di Banksy, “Choose Your Weapon, in cui l’immagine dell’iconico ‘Barking Dog’ al guinzaglio di Haring è riproposta e rielaborata dal celebre artista inglese.
Una mostra animata da suoni (due video), colori, che coinvolgerà il visitatore immergendolo totalmente all’interno di questo fenomeno artistico che dura da più di quarant’anni.
La mostra è organizzata da Arcadia, con il patrocinio del Comune di Napoli, dell’Assessorato alla Cultura di Napoli e PAN Palazzo delle Arti di Napoli, sponsorizzata da Grimaldi Lines, Andrea Ingenito Contemporary Art, in collaborazione con London, Real Fabbrica di Capodimonte, Media Partner Sii turista della tua città e con il contributo tecnico di Ribiciclo, Consulbrokers, Materie&Superfici, Home Mobili e Immobili.