

All’esordio ufficiale sulla panchina della nazionale italiana, Roberto Mancini viene salvato dalla sconfitta dall’ex centrocampista del Napoli, Jorginho e dal gioiellino della Fiorentina, Federico Chiesa. Il centrocampista del Chelsea segna il rigore procurato dall’ala dei viola, replica al vantaggio di Zielinski e consente così all’Italia di non partire in Nations League con una sconfitta che sarebbe stata pesante da digerire.
Allo stadio Dall’Ara di Bologna finisce 1-1, tra Italia e Polonia. Gli azzurri non vincono una partita ufficiale dallo scorso ottobre, contro l’Albania, prima del disastro della mancata qualificazione ai Mondiali. Male il centravanti del Nizza, Mario Balotelli che non era al meglio della condizione e a metà secondo tempo esce dolorante; in ombra anche il fuoriclasse partenopeo Lorenzo Insigne che però avrà una seconda gara per riscattarsi, lunedì’ sera a Lisbona contro il Portogallo orfano di Cristiano Ronaldo, nella seconda gara del mini-girone da 3 della Serie A della Nations League.
Roberto Mancini è entrato nello stadio dell’esordio in Serie A a 16 anni, con il volto tirato dall’emozione. L’avvio dell’Italia è faticoso: dopo pochi minuti, Donnarumma è strepitoso in uscita bassa su Zielinski e salva gli azzurri. Il portiere è bravo anche su una girata di Krychowiak. La Nazionale risponde con un paio di conclusioni di Bernardeschi, ma è poca cosa. Poi, la Polonia ne approfitta e passa in vantaggio in chiusura di tempo: Jorginho sbaglia un appoggio, sul cross sul secondo palo, Zielinski è tutto solo e può battere Donnarumma con un destro al volo.
Nella ripresa, il Commissario tecnico dell’Italia, inserisce il milanista Giacomo Bonaventura al posto del romanista Lorenzo Pellegrini, ma è ancora la Polonia con il fuoriclasse del Bayern Monaco, Robert Lewandowski a strappare gli applausi dei circa quattromila polacchi presenti al Dall’Ara di Bologna. Nonostante, il cambio a centrocampo, l’Italia non cresce e quindi arriva la mossa obbligata del c.t. azzurro: dentro il “gallo” Belotti e fuori un acciaccato Balotelli, uscito in un mix di fischi e applausi. Ma la svolta arriva al 70′ con l’entrata di Chiesa al posto di Insigne. Infatti, i nuovi entrati portano vivacità alla manovra offensiva: Belotti lotta al centro dell’aria, Bonaventura con i suoi inserimenti e Chiesa che entra sempre con molto coraggio nell’aerea di rigore avversaria e alla fine ha il merito di guadagnarsi il rigore. A stendere il viola è un ex fiorentino, Blaszczykowski, con un intervento al limite del regolamento che l’arbitro tedesco Zwayer giudica falloso. Sul dischetto al 33′ va Jorginho che spiazza Fabianski, riscattando l’errore e dando linfa ad una prima che sarebbe altrimenti stata da dimenticare, per lui e per l’allenatore. Lunedì’ a Lisbona contro il Portogallo servirà un’altra Italia.