
Il Comune di Napoli, nella persona del sindaco Luigi de Magistris, ha effettuato il primo agosto la prima iscrizione al “Registro dei testamenti Biologici“, uno strumento idoneo a raccogliere le dichiarazioni dei cittadini residenti nel Comune di Napoli che vogliono esercitare, su base volontaria, il proprio diritto all’autodeterminazione in merito al trattamento sanitario di fine vita. Il provvedimento era già stato approvato in consiglio comunale a marzo 2013, ma non c’era traccia a Napoli del registro per la Dichiarazione Anticipata di Trattamento, comunemente definita testamento biologico: ritardo voluto dal Comune per cercare di coinvolgere nell’iniziativa le municipalità di Napoli, in modo che i cittadini potessero lasciare la dichiarazione non all’anagrafe centrale, ma negli uffici della loro zona. Con delibera n. 125 del 27 marzo 2014 del Comune di Napoli è stato infine istituito il Registro, che avrà sede presso Palazzo San Giacomo, mentre il Servizio Anagrafe del parco Quadrifoglio a Soccavo entro il 7 aprile 2014 procederà all’attivazione delle procedure necessarie all’attuazione del servizio. La gestione è stata affidata dal Comune al Servizio Anagrafe Stato Civile Elettorale – Ufficio Deleghe Sindacali per la celebrazione dei matrimoni. I cittadini maggiorenni residenti in Napoli possono, previo appuntamento, dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 14,30, consegnare il proprio testamento biologico secondo le seguenti modalità: 1.La persona interessata fissa l’appuntamento per la consegna del testamento biologico contattando telefonicamente l’Ufficio Deleghe per la celebrazione dei matrimoni sito al IV Piano di Palazzo S. Giacomo – Piazza Municipio ai seguenti recapiti: 081.7955231, 081.7958441, 081.7958442, oppure scrivendo a: anagrafe@comune.napoli.it; 2.All’appuntamento è necessario presentarsi accompagnati dalla persona o dalle persone indicate come fiduciario/i nel testamento biologico: dichiarante e fiduciario/fiduciari dovranno avere con sé il proprio documento di identità in originale, nonché il codice fiscale; 3.La dichiarazione di testamento biologico va redatta in triplice copia, utilizzando il modello messo a disposizione (modulo testamento biologico), oppure un proprio modello personalizzato contenente tutti gli elementi essenziali previsti dal Comune di Napoli nella modulistica e deve essere debitamente compilata e sottoscritta sia dal dichiarante sia dal fiduciario/fiduciari scelti liberamente dal dichiarante; 4.Una copia del testamento biologico, con fotocopie dei documenti di identità, sia del dichiarante sia del fiduciario/fiduciari, va consegnato in busta chiusa all’ufficio Deleghe Sindacali per la celebrazione dei matrimoni, ubicato al IV piano di Palazzo S. Giacomo; 5.Il dichiarante dovrà avere cura di trattenere una copia del testamento e di consegnare l’altra copia al/ai fiduciario/i nominati; 6.Dichiarante e fiduciario compileranno e firmeranno davanti all’impiegato comunale le rispettive dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà (Modulo A, Modulo B, scaricabili a questo link ); 7.La busta chiusa contenente il testamento biologico viene numerata e sigillata, riportando sulla stessa le generalità del dichiarante. Il numero annotato nel Registro dei Testamenti Biologici, viene inoltre riprodotto sulla dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà sottoscritta; 8.Al dichiarante e al/ai fiduciario/i viene rilasciata una fotocopia della dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà munita del numero di Registro assegnato; 9.La busta contenente il testamento biologico, unitamente alle dichiarazioni sostitutive dell’atto notorio, viene ritirata per essere conservata nell’Ufficio Deleghe per la celebrazione dei matrimoni; In qualsiasi momento il dichiarante può revocare il deposito del proprio testamento biologico. Può inoltre richiederne la sostituzione, ad esempio per indicare nuovo/i fiduciario/i: in questo caso deve ripetere tutto il procedimento sopra riportato, al pari di un nuovo testamento biologico; solo il dichiarante o il/i suo/i fiduciario/i possono richiedere la riconsegna di quanto depositato. L’associazione Luca Coscioni ha inoltre provveduto a redigere una mappa dei siti in cui esiste il registro, consultabile a questa pagina. Il primo ad iscriversi è stato un medico oncologo, il dottor Luigi Leopardi, ricevuto in Comune dal sindaco, Luigi de Magistris, che ha personalmente provveduto a ritirare il “testamento” redatto dal medico. Purtroppo però, così come per le coppie di fatto e le unioni gay, in assenza di una normativa nazionale che dia valore giuridico opponibile erga omnes a questi atti, il tutto resta esclusivamente simbolico. Un passo importante, in ogni caso, in un’Italia dove sono oltre 100 i comuni che hanno provveduto a istituire un registro per le dichiarazioni – possibilmente da rispettare – sul fine vita e sui trattamenti da accettare o da rifiutare dal 2009 a oggi. Questo atto va incontro alle istanze di quanti, oggi, sono costretti a rivolgersi ad un notaio per esercitare un loro diritto, oltre ad essere uno strumento per medici e magistrati che, troppe volte, si trovano a dover decidere senza conoscere la reale volontà della persona coinvolta.