
Tutta la città attende che cominci la partita Napoli-Cagliari alle 20,45. Questa sera, infatti, al Maradona si giocherà la gara che decreterà la fine del campionato 2024/2025 ed assegnerà il tricolore. In contemporanea l’Inter, in trasferta, a casa del Como metterà in campo tutte le sue speranze per lo stesso trofeo. Due squadre, due team che si danno battaglia a distanza per l’agognato premio: lo scudetto stagione 2024/2025. Gli azzurri hanno un solo punto di vantaggio in classifica sugli interisti e questo vuol significare solo una cosa: stasera bisogna solo vincere per esultare. Ancora qualche ora al calcio d’inizio ma a Napoli si vive un clima surreale. C’è silenzio nelle vie, nei vicoli e nelle piazze. Niente striscioni, poche bandiere, nessuna esternazione esagerata. Napoli stamattina ci è apparsa sospesa in una bolla d’ansia. Al bar, come nei negozi, i tifosi si scambiano occhiate complici ma senza alcun commento. Tutt’altro clima rispetto a quello festoso ed allegro di due anni fa, ma ovviamente le condizioni erano ben diverse. La scorsa volta la città cominciò ad addobbarsi d’azzurro già nel mese di marzo. Allora, Spalletti & Co avevano assicurato un margine di vantaggio tale da festeggiare con discreto anticipo il terzo scudetto del Napoli. Quest’anno la stagione ha presentato più squadre a contendersi la palma della classifica e solo nelle ultime giornate si è delineato un serrato testa a testa tra il Napoli e l’Inter. Il Napoli dal deludente decimo posto in classifica dello scorso campionato ha saputo riprendersi e lottare nonostante gli infortuni e la mancanza di giocatori chiave. La forza di questa squadra è da ricercare senza dubbio nell’allenatore. Lo specialista Antonio Conte ha saputo dare grinta ed energia ai campioni sopiti e ai nuovi arrivati. Una sfida per Conte già vinta. Adesso i ragazzi sono arrivati all’ultimo step per finire, come si deve, un lavoro iniziato 37 giornate fa. Gli azzurri sono chiamati a coronare il sogno scudetto, sarebbe il quarto per il Napoli, questa volta vinto con sobrietà, ma non si esclude che dopo il fischio finale la città sia pronta ad esplodere di gioia e commozione come solo lei sa fare.