
Non poteva iniziare meglio il weekend dei napoletani. Infatti, esattamente alle 11 e 22, s’è ripetuto il miracolo di San Gennaro. E’ stato il cardinale Sepe a proclamarne l’ufficialità, mostrando, gioiosamente alla moltitudine di fedeli, le ampolle contenenti, il sangue liquefatto, del patrono di Napoli. Tuttavia, lo stesso Sepe, ha ammesso di aver notato, già prima dell’orario ufficiale, la liquefazione del sangue. Scroscianti applausi hanno accompagnato per diversi minuti, l’esposizione delle ampolle, successivamente riposte sul sagrato della Chiesa, il Duomo di Napoli, per consentirne l’omaggio ai fedeli. La celebrazione, eseguita dallo stesso Sepe, ha toccato argomenti molto delicati e spinosi, che, soprattutto negli ultimi tempi, stanno lacerando la comunità. Il cardinale ha esortato i cittadini a ribellarsi nei confronti delle ingiustizie che “tolgono l’ossigeno alla società”. Di seguito, riportiamo,alcuni passaggi essenziali della predica.
Ecco le sue parole:” Cari fedeli, è ora di smetterla con tutte queste vittime innocenti. La nostra città è, quotidianamente, bagnata dal sangue, dal sangue di persone che vengono uccise brutalmente e spesso senza motivo. Purtroppo, ci stiamo rassegnando alle immagini che vanno in onda con i telegiornali, con le televisioni o che penetrano sotto i nostri occhi. Ma dobbiamo avere la forza di ribellarci e salvare i nostri fratelli. Non esiste un dono materiale che sia equivalente alla ricchezza della vita. L’inerzia non deve dominarci: abbiamo il dovere di assumerci le giuste responsabilità:”.
Infine, alla celebrazione eucaristica, erano presenti, anche alcune autorità di Napoli, come il sindaco Luigi De Magistriis ed il neo presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.