

Il mandato esplorativo affidato negli scorsi giorni dal Presidente Mattarella a Roberto Fico, Presidente della Camera in carica, per la costituzione di un nuovo governo non ha dato esiti positivi. Ne ha dato annuncio alcuni minuti fa lo stesso Fico, in conferenza stampa, precisando di “non aver trovato alcun accordo tra le forze politiche coinvolte sino ad oggi nella compagine di governo”.
Nei minuti successivi, dal Quirinale, il Presidente Mattarella ha parlato alla nazione prefigurando lucidamente i possibili scenari praticabili d’ora in avanti.
Da un lato, potrebbe profilarsi il ritorno anticipato alle urne, scenario ipotizzato dallo stesso Mattarella con schietta preoccupazione: “le elezioni anticipate sono certamente un esercizio di democrazia e costituiscono una ipotesi possibile. Tuttavia, occorre tener conto del tempo necessario per lo svolgimento delle elezioni e dell’impegno che ne deriverebbe per le forze politiche coinvolte, in un momento cruciale come quello attuale. Ciò non assicurerebbe certamente al paese un governo nella pienezza delle sue funzioni in tempo di pandemia, nonché in vista della pianificazione del Piano di ripresa”.
D’altro canto, si fa largo l’ipotesi – che al momento pare la più probabile – di un nuovo governo “tecnico”, incentrato su di una figura istituzionale credibile, di spessore – con ogni concreta possibilità Mario Draghi, già atteso al Quirinale domattina – che trovi il favore trasversale delle forze politiche in Parlamento. Un esecutivo che dovrà farsi con prontezza carico delle imminenti incombenze che attendono il paese: piano vaccinale Covid e Recovery Plan prima di tutto.
L’inaspettata svolta di queste ultime, caldissime ore, pare segnare il definitivo tramonto dell’esecutivo a trazione penta-stellata, colpito dalla definitiva quanto mortifera spallata della fuoriuscita Italia Viva e del suo leader Matteo Renzi.