

Sono circa 300 i docenti che, questa mattina 1 giugno 2020, sono scesi in piazza davanti al palazzo della Prefettura di Napoli (P.zza Del Plebiscito ndr) per manifestare contro i licenziamenti.
Nel 2016 hanno vinto il concorso, dopo che il Consiglio di Stato aveva autorizzato a parteciparvi, ma un’altra sentenza del Consiglio di Stato li ha fatti fuori dal mondo scuola tra il 2018 e il 2019.
I protagonisti di questa vicenda sono i 300 docenti (di cui 200 campani) che a gran voce chiedono di restare all’interno del comparto sucola anche perché molti, dopo aver vinto il concorso e ottenuto il ruolo nella scuola pubblica, hanno rinunciato ad altri impegni lavorativi anche a tempo indeterminato.
Il sit-in degli insegnanti campani è durato l’intera mattinata fino a quando una delegazione è stata ricevuta in Prefettura, con la speranza che il loro appello arrivi ai vertici del MIUR.
Il simbolo delle maschere bianche è un modo per indicare che questi docenti sono trasparenti agli occhi del governo.
Tra le prossime iniziative è in programma una manifestazione a Roma e altre azioni di mobilitazioni sempre nel capoluogo partenopeo al fine di non far dimenticare le centinaia di docenti che oggi sono trasparenti agli occhi delle istituzioni e si ritrovano senza una cattedra.