
“Sono dispiaciuto per l’accaduto, per la mia immagine. Ma ritengo di essermi comportato correttamente: lascio la Siae”. Sono le parole del noto cantautore genovese Gino Paoli, attualmente presidente della Società Italiana Autori ed Editori, annunciate in giornata tramite il suo legale Andrea Vernazza, che aggiunge: “Gino Paoli aveva contattato il commercialista Andrea Vallebuona per riportare i soldi in Italia, quindi per rientrare nella legalità. Non per portarli in Svizzera. Resta comunque da dimostrare che quei soldi siano stati portati nel 2008.”
La decisione, per il momento, senza possibilità del dietrofront, è maturata dopo il suo coinvolgimento nelle indagini della Guardia di Finanza per presunta evasione fiscale, secondo cui lo stesso Paoli avrebbe depositato in Svizzera due milioni di euro evadendo il fisco italiano per 800 mila euro.
L’interrogatorio si terrà il 2 marzo, come concordato tra il suo legale e il procuratore aggiunto, a capo delle indagini, Nicola Piacente.
Nella giornata del 19 febbraio, dopo perquisizioni, la Guardia di Finanza ha sequestrato materiale cartaceo nelle sedi delle società del cantautore: la Sansa, la Edizioni musicali senza fine e la Grande Lontra. Perquisita anche l’abitazione di Paoli, dove però non è stato portato via niente.