
E’ paragonato ad un piatto ben cucinato nella sua descrizione, il nuovo disco da solista di Francesco Di Bella, storico cantante dei 24 Grana, “Francesco Di Bella & Ballads Cafe” (La canzonetta/Sintassi 3000) che sarà presentato oggi 9 gennaio alle 18 alla Feltrinelli di piazza Dei Martiri.[divider]Preparato di certo con dedizione, attenzione ai dettagli, semplicità e una buona cottura. Non era, tuttavia, difficile immaginare che questo lavoro sarebbe arrivato prima o poi, bastava seguirlo nel suo progressivo cammino di allontanamento dai 24 Grana per cogliere una serie di episodi felici – come varie partecipazioni a “Stazioni lunari” insieme a Max Gazzè, Morgan, Peppe Servillo, Tuxedomoon o le collaborazioni discografiche con gli Almamegretta e i 99 Posse – della sua nuova dimensione intima.[divider]Un solo compagno di viaggio sceglie Di Bella al suo pranzo ed è la chitarra acustica di Alfonso “Fofò” Bruno con cui il “cardillo addolorato” ha cominciato già da due anni a dividere il palco in un tour dove Tim Buckley, Elliot Smith, Buzzcocks, Elvis Costello, ma anche Neil Young ed altri, trovano nuove interpretazioni e voci. Un pentolone con ottimi ingredienti dove finiscono, ben presto e a grande richiesta, anche alcuni dei brani più famosi dei 24 Grana che ti ritrovi a cantare assieme a tutti quelli che facevano girare nello stereo quei pezzi miliardi di volte.[divider]Prende così vita questo progetto per rendere <<le canzoni così come le avevo scritte>>, dice Di Bella. Lo scorso 9 luglio – quando a Francesco Di Bella & Ballads Cafè (che nel frattempo da duo è diventato un gruppo di sei elementi) spetta il compito di aprire il concerto di Manu Chao alla Mostra d’Oltremare di Napoli – le canzoni presentate in anteprima assoluta e che oggi ritroviamo in questo album, segnano l’inizio della carriera solista del cantante. <<Dopo diciotto bellissimi anni con i 24 Grana ho sentito che era tempo di cambiare ed esprimermi in maniera più personale – racconta – privilegiando l’aspetto più cantautorale ed interpretativo del mio lavoro>>.
Gli 11 brani sono tutti noti ad eccezione di “Napule se sceta”, inedito del 2008. “Vesto sempre uguale”, “L’alba”, “La costanza”, “Luntano”, “Accireme”, “Canto pe’ non suffrì” , “Resto acciso”, “Carcere”, “Kevlar”, “Introdub”, riarrangiate per l’occasione ma più per necessità: una “operazione verità” che non rinnega il passato e che arricchisce il presente.
Caterina Piscitelli