Selva Lacandona di Chiaiano, fondo rustico “Amato Lamberti”, bene confiscato nel 2001 alla criminalità organizzata e nello specifico al clan Simeoli e gestito dalla coop Resistenze, il 21 aprile 2014 (lunedì in Albis), a partire dalle ore 11.00, è pronto ad ospitare compaesani, concittadini e turisti con il solo fine di trascorrere una Pasquetta in armonia e serenità, per il secondo anno consecutivo. La partecipazione non richiede alcun costo aggiuntivo: è un evento gratuito, in cui ognuno offre e mette a disposizione degli altri partecipanti cibo, bevande, musica e allegria. [divider]È risaputo che mafia, ‘ndrangheta e camorra per essere colpite devono essere private delle loro ricchezze, ovvero i soldi e, come si sa, una terra sottratta a loro deve essere riutilizzata per il sociale. L’iniziativa del fondo rustico, tra tammorre, danze popolari, relax, dj set, spazi assolati, bambini e cani liberi da qualunque forma di costrizione, è anche la scusa per poter, ancora una volta, schierarsi contro la camorra, contro la criminalità e scegliere la via della legalità, dell’unione, della solidarietà e del riscatto sociale. «Abbiamo deciso di riproporre una giornata tra tutti quelli che si riconoscono nell’idea di una città solidale e resistenze a tutte le forme di esercizio di potere, tra le quali anche le mafie – spiegano i promotori dell’iniziativa – il fondo è uno spazio sottratto a quella che per noi è innanzitutto una lobby economica, che al pari delle altre lobby, opprime la nostra vita, la nostra libertà di scegliere». Il fondo “A. Lamberti”, sito in via Tirone Chiaiano, lo scorso ottobre 2013 aveva subito un furto: ignoti avevano sfondato i cancelli con un camion e portato via materiali, causando un danno pari, su per giù a 50 mila euro. Tutto ciò in circa mezz’ora. Amato Lamberti, a cui il bene è stato dedicato, scomparso nel 2012, era un giornalista, un politico e un sociologo; ma prima di tutto era un uomo che ha parlato nei suoi libri di delinquenza e di camorra.[divider] Se vuoi ascoltare l’articolo letto dalle nostre redattrici clicca qui