

Botta e risposta. Dopo il successo di Max Verstappen ad Imola riecco Lewis Hamilton, vincitore del Gran Premio di Portogallo di Formula 1, dominato in lungo e in largo senza particolari patemi d’animo. Finisce questa volta in 2° posizione il rivale Verstappen, chiude il podio Valtteri Bottas, finito 3°. Male le Ferrari, con Leclerc 6° e Sainz addirittura fuori dai punti, in 11° posizione.
LA PARTENZA
Parte bene in pole position la Mercedes del finlandese Bottas, che tiene la prima posizione davanti al compagno di squadra Hamilton e a Verstappen. Appena più dietro il ferrarista Sainz, partito 5°, guadagna subito una posizione a scapito di Perez, mentre Leclerc tiene la sua 8° posizione.
Pochi chilometri di gara ed entra in scena la safety car: Raikkonen, lontano parente dell’ice man dei tempi migliori, viene letteralmente risucchiato sul dritto del traguardo dalla scia del compagno Giovinazzi. Ne deriva un tamponamento, con l’ala anteriore di Kimi che finisce sotto la sua monoposto, costringendolo a finire fuori pista alla fine del rettifilo.
Giro 7, la safety car rientra ai box e riparte la gara. Alla ripresa ha un’inedita esitazione Hamilton, subito aggredito da Verstappen, che gli sfila la posizione all’inizio di curva 1 e diventa 2°, mettendosi all’inseguimento del leader Bottas. Appena più dietro Sainz perde due posizioni in circa 500 metri, a vantaggio di Perez e Norris. Leclerc sfila Ocon in 7° posizione.
I tre davanti fanno il vuoto in pochi giri, con un passo-gara che nessun altro sul tracciato riesce a tenere. Quando il mood della gara sembra esser diventato “Verstappen all’inseguimento di Bottas con Hamilton ad osservare”, l’asso britannico decide di cambiare marcia e ridisegnare la trama della gara. Così al giro 11 Lewis sopravanza prima Verstappen e, poi, 9 giri più tardi, il compagno di squadra Bottas, senza peraltro trovare una vigorosa resistenza.
META’ GARA
Si parte con i pit stop al giro 22, quando rientra ai box il ferrarista Sainz, oggi mai a suo agio sul tracciato di Portimao. Qualche giro più tardi rientrano i piloti al comando, prima Verstappen, poi Bottas ed Hamilton.
All’uscita dalla pit lane Valtteri si ritrova alle spalle un treno olandese in piena corsa. Max, con gomma già calda, lo passa dopo alcune centinaia di metri, agguantando la 2° posizione. Al comando c’è Perez, non ancora rientrato ai box e con una gomma ormai ridotta alla tela. Lunghissimo stint anche per Alonso e Ricciardo che, almeno per alcuni giri, si godono l’ossigeno buono delle posizioni più nobili. Nelle retrovie Vettel fuori dalla zona punti, in 13° posizione.
FINALE
La gara termina senza particolari sussulti, con Hamilton che viaggia dritto verso la bandiera a scacchi e i 25 punti iridati, senza che nessuno possa appena impensierirlo. Le ultime palpitazioni cercano di darle Verstappen e Bottas che – ormai rassegnati all’ordine di arrivo ormai delineatosi – rientrano ai box per cercare di aggiudicarsi il giro più veloce in gara (1 punto iridato). Ci riesce Max, ma a fine gara i giudici gli negheranno la gioia del punto addizionale per aver superato i track limits del circuito portoghese. Il giro più veloce alla fine è di Bottas. Le Ferrari fuori forma, chiudono in 6° (Leclerc) e 11° posizione (Sainz).
LE FERRARI
Attardate le Ferrari, che oggi hanno dato la sensazione di non aver mai trovato l’assetto ideale, in particolare con Sainz, impreciso e lento durante tutta la gara, eccezion fatta per l’apprezzabile guizzo al via. C’è ancora tanto lavoro da fare per Binotto e il suo team, per riportare il cavallino nei piazzamenti che contano.
La sfida iridata procede senza sosta. I motori si riaccenderanno fra appena 7 giorni, quando scatterà il Gran Premio di Spagna.