

Il tonfo è di quelli dolorosi, di quelli che serve una mano tesa per rialzarti. Doveva essere un tripudio rosso sul circuito di casa, ad Imola, in una cornice di pubblico in delirio, invece è stato un super-trionfo Red Bull, con una doppietta firmata Max Verstappen (1°)e Sergio Perez (2°) che lascia poco spazio alle chiacchiere. Pole position, vittoria nella sprint race del sabato, giro più veloce in gara e vittoria finale per Max. Quando si dice “fare il pieno”. Male le Ferrari: Carlos Sainz si congeda dalla gara – ancora una volta – dopo pochi metri, finendo nella ghiaia proprio come 14 giorni fa, in Australia, dopo un contatto con la McLaren di Dani Ricciardo; Charles Leclerc – 3° per gran parte della gara, alle spalle delle due Red Bull, finisce 6° dopo un fuoripista – con bacio al guardrail e ala anteriore danneggiata – alla Variante Alta. Insomma, un bel quadretto nei toni del grigio, come il cielo plumbeo che ha accompagnato l’intero weekend di gara, segnato da scrosci di pioggia alternati ad improvvise schiarite, per la “gioia” degli strateghi al muretto. A podio anche Lando Norris, che ha beneficiato della sbavatura di Leclerc per agguantare la 3° posizione in gara, comunque meritatissima.
I MOMENTI “CHIAVE” DELLA GARA
Pronti via, parte bene Max, che tiene la 1° posizione senza esitazioni, mentre Leclerc parte al ralenti e perde la 2° a favore di Perez e Norris; appena più dietro arrivano al Tamburello Sainz (5°) e Ricciardo (6°) praticamente appaiati, con Carlos che entra nella variante dall’esterno e Dani che gli scivola lentamente addosso e tutti e due che finiscono nella ghiaia. La rossa si impantana, la McLaren barcolla ma rientra in pista.
Al giro 8/63 Leclerc si riprende la 3° posizione a scapito di Norris, con una super-staccata al Tamburello e si mette a caccia delle Red Bull. Intorno al giro 20/63 si inizia con i pit stop e – con pista ormai asciutta – tutti i team passano da intermediate a slick. Leclerc rientra un giro dopo Perez e il sorpasso “ai box” riesce, ma il messicano ha gomma più calda e in mezzo giro raggiunge il ferrarista e lo supera, strappandogli la 2° posizione. La gara scivola via con Verstappen stabilmente leader della gara, con un vantaggio di circa 8 secondi sulla coppia Perez-Leclerc.
Al giro 53/63 si consuma il “patatrac” Ferrari: la direzione gara consente – a pista asciutta – l’utilizzo del DRS e Leclerc fa di tutto per riportarsi ad 1 secondo di distacco dal pilota messicano e beneficiare dell’ala mobile. Ma La foga è troppa e Charles alla Variante Alta perde il controllo della sua monoposto, finendo fuori pista e contro le barriere, ma riesce a rientrare ai box per cambiare l’alettone anteriore. Rientrerà in pista in 9° posizione, costretto ad una frenetica rincorsa per acciuffare qualche punto in più e limitare i danni di una giornata storta.
Bandiera a scacchi: vince Verstappen, autore di un weekend di gara da incorniciare e mai neppure sfiorato dalla rossa di Leclerc (6°); in 2° posizione Checo Perez, gregario professionista, vero valore aggiunto della Red Bull; 3° Norris, pilotino della McLaren veloce e solido. Ancora punti veri per George Russell, pilota della Mercedes, finito in 4° posizione – lontanissimo dal compagno di squadra Lewis Hamilton – finito 14° – pluricampione irriconoscibile, su cui pare essere calato improvvisamente il buio.
CLASSIFICA PILOTI

PROSSIMO APPUNTAMENTO
Prossimo appuntamento fra 14 giorni negli States, in Florida, con il Gran Premio di Miami, circuito all’esordio assoluto in Formula 1. Ne vedremo delle belle.