
Alla conclusione della terza edizione del “
Concorso internazionale di idee Sole vento e mare – Le energie rinnovabili per le isole minori e le aree marine protette italiane“, promosso da Marevivo con ENEA, GSE, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – Direzione generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e l’arte contemporanee, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – Segretariato Generale, e Centro di Ricerche Citera dell’Università di Roma La Sapienza come al solito sono spuntate molte idee intelligenti per la green economy. In particolare le idee più stravaganti ma altrettanto innovative riguardano le isole minori italiane e le aree marine protette, intese come veri e propri punti di ricerca naturali per l’utilizzo delle energie rinnovabili, e ovviamente in primis per l’eolico che, come sottolinea spesso
Francesco Azzarito, revisore contabile di piani industriali delle aziende del settore delle energie rinnovabili, attento alle dinamiche di sviluppo del settore, che cerca di sottolineare quanto sia strategico investire nell’energia del vento. La scelta di puntare sulle isole minori viene dalla voglia di fornire loro un servizio utile che supporti il settore energetico anche nei periodi di massima affluenza come i periodi estivi, cercando di rendere minimi i disagi legati, tra l’altro, all’esiguità del loro territorio, alla scarsità delle risorse naturali (acqua, energia)