
Sembrano esserci all’orizzonte ottime notizie per i nostalgici del parco giochi Edenlandia di Viale Kennedy a Fuorigrotta.
Finalmente dopo mesi di chiusura e di cassa integrazione per tutti i dipendenti sembra che il giudice del Tribunale fallimentare Nicola Graziano ed il curatore Salvatore Lauria abbiano dato parere positivo alla proposta progettuale ed economica presentata da Mario Schiano, proprietario della nota azienda produttrice di biciclette di Frattaminore.[divider]
In volata – volendo usare il gergo tanto caro a Schiano – ha superato le altre offerte proposte al giudice; tra queste le più cospicue erano state presentate da una cordata di imprenditori partenopei e della provincia attivi in diversi settori – che aveva offerto 100 mila euro alla Mostra D’Oltremare e garantito investimenti per 3 milioni di euro – e dal proprietario del Neapolis Sporting Club del quartiere Arenella Roberto Di Monte che aveva proposto un esborso per l’acquisto di 120 mila euro e un investimento iniziale di 8 milioni di euro.
I nodi da sciogliere per chiudere definitivamente la trattativa restano i canoni di locazione dei terreni che sono di proprietà dell’Ente Mostra D’Oltremare e i contratti di assunzione e riassorbimento dei 55 dipendenti della Parks and Leisure, l’ex società che gestiva il parco divertimenti e al contempo lo Zoo ed l’ex Cinodromo. A questi ultimi Schiano dovrebbe versare anche i soldi dei Tfr maturati sotto la precedente gestione Falchero dal Novembre 2011.
Per quanto riguarda invece la cifra relativa agli investimenti necessari per la riapertura, la proposta sarebbe di 11 milioni e mezzo di euro utili a rimettere in sesto le attrazioni presenti e istallarne di nuove e creare nella zona del cinodromo una Edenlandia in miniatura per i piccolissimi (e quindi non un parco acquatico come si ipotizzava nei mesi scorsi).
L’accordo economico prevedrebbe che l’imprenditore versi subito la prima rata da 500 mila euro mentre la seconda tranche sarebbe da coprire entro otto mesi dalla registrazione del contratto.
La data di riapertura proposta sarebbe addirittura il 21 Aprile così da abbracciare sicuramente i bei tempi e la possibilità di massima affluenza al parco ma i dubbi su tale possibilità sono molteplici viste ancora le diverse pratiche burotratiche da sbrigare.
Arriva quindi un nuovo leader partenopeo a gestire un centro di aggregazione e divertimento in città dopo l’ok dato all’imprenditore napoletano Francesco Floro Flores per la rinascita dello Zoo.[divider]Se vuoi ascoltare l’articolo letto dalle nostre redattrici clicca qui
Finalmente dopo mesi di chiusura e di cassa integrazione per tutti i dipendenti sembra che il giudice del Tribunale fallimentare Nicola Graziano ed il curatore Salvatore Lauria abbiano dato parere positivo alla proposta progettuale ed economica presentata da Mario Schiano, proprietario della nota azienda produttrice di biciclette di Frattaminore.[divider]
In volata – volendo usare il gergo tanto caro a Schiano – ha superato le altre offerte proposte al giudice; tra queste le più cospicue erano state presentate da una cordata di imprenditori partenopei e della provincia attivi in diversi settori – che aveva offerto 100 mila euro alla Mostra D’Oltremare e garantito investimenti per 3 milioni di euro – e dal proprietario del Neapolis Sporting Club del quartiere Arenella Roberto Di Monte che aveva proposto un esborso per l’acquisto di 120 mila euro e un investimento iniziale di 8 milioni di euro.
I nodi da sciogliere per chiudere definitivamente la trattativa restano i canoni di locazione dei terreni che sono di proprietà dell’Ente Mostra D’Oltremare e i contratti di assunzione e riassorbimento dei 55 dipendenti della Parks and Leisure, l’ex società che gestiva il parco divertimenti e al contempo lo Zoo ed l’ex Cinodromo. A questi ultimi Schiano dovrebbe versare anche i soldi dei Tfr maturati sotto la precedente gestione Falchero dal Novembre 2011.
Per quanto riguarda invece la cifra relativa agli investimenti necessari per la riapertura, la proposta sarebbe di 11 milioni e mezzo di euro utili a rimettere in sesto le attrazioni presenti e istallarne di nuove e creare nella zona del cinodromo una Edenlandia in miniatura per i piccolissimi (e quindi non un parco acquatico come si ipotizzava nei mesi scorsi).
L’accordo economico prevedrebbe che l’imprenditore versi subito la prima rata da 500 mila euro mentre la seconda tranche sarebbe da coprire entro otto mesi dalla registrazione del contratto.
La data di riapertura proposta sarebbe addirittura il 21 Aprile così da abbracciare sicuramente i bei tempi e la possibilità di massima affluenza al parco ma i dubbi su tale possibilità sono molteplici viste ancora le diverse pratiche burotratiche da sbrigare.
Arriva quindi un nuovo leader partenopeo a gestire un centro di aggregazione e divertimento in città dopo l’ok dato all’imprenditore napoletano Francesco Floro Flores per la rinascita dello Zoo.[divider]Se vuoi ascoltare l’articolo letto dalle nostre redattrici clicca qui