
[dropcap]L[/dropcap]a droga è un fenomeno estremamente delicato da affrontare. In particolare se si cerca di capire quali siano le zone italiane più colpite da questa piaga sociale. Per far ciò, in primis, è necessario scostarsi dagli stereotipi che vedono sempre le solite città in cima alle classifiche per l’uso di stupefacenti tra giovani e non.
Secondo Giovanni Serpelloni, Capo del Dipartimento Politiche Antidroga (Dpa), il fenomeno riguarda specialmente il Centro Nord. “Il fenomeno della cannabis riguarda specialmente il Nordest, la cocaina il Nordovest, l’eroina il Nordest, l’ecstasy il Centro, gli allucinogeni il Centro-Nordest” – ha dichiarato durante la presentazione della Relazione Europea sulle droghe, tenutasi questa mattina a Roma. Stando ai dati presentati “La capitale della cocaina” non è Milano bensì “Roma, seguita subito da Napoli”. Mentre invece “Toscana, Sardegna, Marche, Lazio, Sicilia, Emilia Romagna e Campania sono le regioni con il più alto numero di decessi droga-correlati”. In controtendenza, invece, il Piemonte che risulta avere la più alta percentuale sul raggiungimento di risultati nella lotta contro la droga.
E’ possibile affrontare in modo più incisivo il problema della tossicodipendenza? Il consumo più alto resta legato alla cannabis e si piazza nella fascia di utenza che va dai 15 ai 19 anni. Dati e statistiche, evidentemente, dimostrano che i giovani sono proprio gli consumatori più facili da raggiungere per chi vende droga, spesso proprio nelle scuole. Alla luce di quanto emerso appare chiaro quanto sia necessario incrementare la prevenzione negli istituti oltre ai controlli delle forze dell’ordine. E voi cosa ne pensate?
Massimiliano Notaro