
A Napoli e in tutta Italia domani è la giornata d’autunno dedicata alla FAI marathon. La quinta edizione dell’evento nazionale organizzato dai giovani volontari del FAI è anche l’evento per la campagna di raccolta fondi “Ricordiamoci di salvare l’Italia” (sito). Domenica 16 ottobre 2016 ci saranno circa 3.500 volontari del FAI impegnati in ben 150 città italiane, per la riscoperta di 600 luoghi che normalmente non sono accessibili. Il valore aggiunto sta proprio nel lavoro dei volontari e nell’inserimento di questi tesori in itinerari tematici che sono in realtà delle passeggiate attraverso le chiese, i cortili, i teatri e i luoghi che narrano della cultura e della storia del territorio.
A Napoli l’iniziativa è stata promossa attraverso diversi canali tra cui la pagina facebook dei giovani del FAI di Napoli . L’itinerario proposto “Alla scoperta del Miglio sacro” è finalizzato alla riscoperta dei tesori del rione Sanità. Il percorso parte dal Laboratorio artistico di Michele Iodice a Salita Capodimonte (per l’occasione anche visita in spagnolo), di interesse per le creazioni dell’artista.L’itinerario si snoda poi attraverso la Basilica di Santa Maria della Sanità (visita anche in lingua ucraina e araba) ed è possibile proseguire passeggiando per le catacombe di San Gaudioso (catacombe che appartengono ai complessi ipogei sotto il Rione Sanità). Prevista per l’occasione anche l’apertura al pubblico dell’Acquedotto Augusteo (visita in spagnolo), infrastruttura molto imponente e rinvenuta solo recentemente a nord dell’antica Neapolis. Dall’acquedotto si passa alla Necropoli Ellenistica di Neapolis (visita in spagnolo). Successivamente è la volta del Complesso di San Vincenzo, con gli ambienti dedicati ai monaci, con la Chiesa dove è custodito un dipinto di Bardellino e la Cappella contenente preziose reliquie risalenti al XVIII secolo. Infine, l’itinerario prevede la visita a Palazzo dello Spagnolo, dove ha sede l’Associazione culturale Brodo (visite solo per iscritti FAI – è possibile iscriversi in loco – anche in lingua serba e cingalese) ed alla Chiesa di Santa Maria della Misericordia ai Vergini.