
La costiera amalfitana è da sempre considerata uno dei luoghi più suggestivi al mondo, ed è uno dei percorsi principali turistici della Campania per lo sviluppo del turismo in Italia; ma forse questo il Governo lo ha dimenticato. A causa di una recente frana che si è riversata tra la cittadina di Amalfi e la bellissima baia di Conca dei Marini, oggi la Costiera Amalfitana risulta spaccata in due. Come ogni anno, passata l’estate tutti si dimenticano di questa zona, e a soffrirne sono soltanto i residenti che da ormai più di tre settimane si ritrovano la strada principale, la Statale 163, già spesso in critiche condizioni, chiusa e senza sapere fino a che data. Vivere in questi luoghi può essere meraviglioso, ma può significare anche restare rinchiusi in gabbia senza possibilità di raggiungere le infrastrutture che si trovano nei paesi vicini. In un contesto del genere risulta difficile raggiungere l’ospedale in caso di emergenza, mandare a scuola i bambini, e persino recarsi al lavoro al mattino.
Una situazione di estrema difficoltà, in cui si ritrovano oggi questi cittadini che chiedono al Governo Renzi di prendere atto della situazione e di intervenire immediatamente inviando i fondi per eseguire i lavori. Il deputato Edmondo Cirielli di Alleanza Nazionale è intervenuto a sostegno di questo disagio affermando di presentare nel più breve tempo possibile un’interrogazione parlamentare per cercare di capire e soprattutto di sollecitare un provvedimento tempestivo da parte dello Stato. Cirielli ha affermato: “ I cittadini stanno vivendo una situazione di grande difficoltà.
Raggiungere scuole, ospedali e luoghi di lavoro è diventata un’impresa. Renzi dovrebbe rispondere di questa situazione, da paese del terzo mondo.” Già l’altro anno era capitato lo stesso smottamento di terra nel medesimo posto e quindi sembra si sia delineato un panorama che lascia intendere che quel particolare costone roccioso necessita di interventi più sostanziosi di quelli fatti fino ad ora. Intanto i cittadini protestano e ogni giorno sono costretti a percorrere stradine non meno pericolose, dei piccoli tornanti alternativi che oltre ad essere stretti e tortuosi, allungano le distanze verso la vicina Amalfi dove si trovano ad esempio gli istituti superiori. Rimane dunque il mistero su quando riaprirà la strada, ma soprattutto i cittadini si chiedono cosa ancora dovrà accadere perché si possa intervenire seriamente; forse si aspetta una tragedia?