

Erano 9 anni che la Carovana Rosa mancava da Napoli. Tanti, troppi. E il grande ritorno è stato accolto con un incredibile entusiasmo dal pubblico partenopeo, assiepato sin dal mattino di oggi ai bordi del circuito di gara, ad attendere i propri beniamini. L’Ottava tappa del Giro 2022 se la aggiudica, in volata, il belga Thomas De Gendt del Team Lotto, che ha percorso in 3h, 32’ e 53’’ i 153 chilometri previsti, percorsi partendo da Napoli, attraversando in lungo e in largo la zona flegrea e, in particolare, i comuni di Pozzuoli, Quarto, Giugliano in Campania, Bacoli e Monte di Procida, con arrivo a Napoli, sul Lungomare di Via Caracciolo – all’altezza della Rotonda Diaz – consumatosi in un tripudio di folla festante ed in una cornice di paesaggio unica al mondo.
La tappa partenopea del Giro si è dimostrata piuttosto complicata, con tanti “sali e scendi” e strategie diverse adottate dai corridori e dai loro team. Decisiva la “fuga” iniziale del gruppetto composto tra gli altri – oltre che dallo stesso De Gendt – da Andrea Vendrame (Team AG2R Citroen), Fabio Felline (Astana Qazaqstan Team), Davide Gabburo (Bardiani-CSF-Faizanè), Guillaume Martin (Cofidis), Simone Ravanelli, Edoardo Zardini (Drone Hopper-Androni Giocattoli), Harm Vanhoucke (Lotto), Diego Ulissi (UAE Team Emirates) e Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Fenix), che ha di fatto segnato la gara, considerato che nel gruppo, nel quale è restato anche lo spagnolo Juan Pedro Lopez – attuale maglia rosa – per quasi tutta la gara, ha regnato sostanzialmente la calma, senza nessun disperato tentativo da parte dei corridori di accorciare sul gruppo dei fuggitivi.
In classifica si conferma maglia rosa Juan Pedro Lopez (Trek-Segafredo) con 40’’ di vantaggio su Lennard Kämna (Hansgrohe) e 1’ 06’’ sul francese Guillaume Martin (Cofidis), che con la tappa di oggi ha recuperato tantissimo sul leader della classifica. La 9° e attesissima tappa del Giro d’Italia – la Isernia-Blockhaus – prenderà il via domani 15 maggio e sarà caratterizzata da un percorso di gara molto impegnativo per gli atleti, lungo ben 189 chilometri e con 3 Gran premi della montagna.