
Da Riserva Rooftop Il Giro racconta di Porreca incontra il Giro gastronomico d’Italia
Cosa unisce il ciclismo e la cucina regionale? Il «Giro gastronomico d’Italia», che si corre da Riserva Rooftop, sulla collina di Posillipo. E in occasione della quattordicesima tappa della rassegna dedicata ai menu regionali, ideata dagli imprenditori Sasi Maresca, Roberto e Andrea Bianco, arrivata in Sicilia, è stato presentato il libro di Giampaolo Porreca «Il Giro racconta», edito da LeVarie di Marco Lobasso, che raccoglie la storia della corsa rosa e racconta 122 arrivi in Campania. Hanno partecipato il giornalista Gianfranco Coppola, che ha contribuito alla nuova edizione 2025 con un racconto sul poeta del ciclismo Alfonso Gatto e l’ex campione e unico atleta campano a indossare una maglia del giro, quella azzurra dell’Intergiro del 2004, Raffaele Illeano. In tavola, ispirati alla corsa rosa e alla Sicilia, i piatti preparati dallo chef Davide Cannavale: sfincione, pane e panella, arancina inversa, anello siciliano con ragù di modicana e arancia candita, carne alla brace, birioche con gelato al limone. Una cena letteraria con pietanza principale il libro di Porreca, dai pionieri, Giovanni Rossignoli, vincitore a Capodichino il 18 maggio 1909 della tappa Chieti-Napoli nella prima edizione del Giro, ai super-professionisti, Valentin Paret-Peintre primo a Cusano Mutri. «Cucina e sport binomio perfetto – ha commentato Coppola – basti pensare che nella cosiddetta valigetta dell’inviato – c’era sempre la rubrica con i numeri utili. Ciascuno segnava la località e il ristorante o la trattoria di riferimento e così si finiva per diventare delle guide Michelin o qualcosa di simile involontariamente. Per alcune manifestazioni come il Giro d’Italia o il Tour de France, è sempre un’occasione per scoprire la cucina locale, vero momento di relax, dopo le fatiche passate in auto al seguito di una corsa». Ad accompagnare il menù della serata, il drink color rosa ribattezzato “Il Giro racconta”, preparato da Mickael Reale, con gin infuso alla rapa rossa, cordiale di champagne, soda al pompelmo rosa e tintura alla fava tonka, in omaggio all’autore del libro. «Il ciclismo è uno degli sport più belli, perché fa sognare anche da adulto – ha detto Illeano – oggi mi piace ancora fare fatica, e ripenso con gioia al me stesso corridore, quando pedalavo durante il giro. E non dimentichiamo che il primo giocattolo che si regala ai bambini è la bicicletta». La serata diretta da Carlo Chiariello si è conclusa con i ricordi di Porreca, che pedalava con gli amici lungo le strade di Posillipo, e il primo incontro con la moglie Gabriella, avvenuto proprio nelle vicinanze del Rooftop di Via Manzoni.