

[dropcap]U[/dropcap]na fiaccolata per dire basta, per far aprire gli occhi a chi è ancora offuscato dal pregiudizio. L’ultimo episodio accaduto a Mugnano ha sicuramente riacceso i riflettori su un problema che oramai non può più essere accantonato. La vicenda della scuola elementare “G. Sequino”, dove alcuni genitori hanno chiesto di far cambiare prima sezione e poi addirittura istituto ai propri figli (6 alunni in tutto) solo perché nella stessa classe c’era un bambino autistico, ha scatenato indignazione ed un mare di polemiche. Tanto da arrivare ai ministri Carrozza e Lorenzin che prontamente hanno inviato messaggi di solidarietà e vicinanza alla famiglia del piccolo disabile. E giovedì scorso anche la comunità di Mugnano, le mamme e tanti, tanti cittadini si sono mobilitati per far sentire la loro voce, la loro voce di indignazione e di rabbia contro intolleranza e discriminazione.[divider]In numerosi sono scesi in piazza a Mugnano ed hanno sfilato per le strade cittadine con striscioni e cori, tantissimi i bambini accorsi in difesa dei diritti del coetaneo. Tra i manifestanti anche il sindaco di Mugnano, Giovanni Porcelli, che si è messo subito in prima linea: “Esprimo tutta la mia vicinanza alla famiglia del bambino. E’ triste vedere come vicende così spiacevoli possano infangare la nostra comunità da sempre solidale. Dobbiamo subito contribuire a sfatare ignoranza e falsi miti utilizzando questo spiacevole episodio per organizzare eventi positivi sul territorio”.
“Vogliamo dimostrare la nostra solidarietà alla famiglia del bambino di Mugnano – ha affermato ai nostri microfoni Giuseppina Mattiello, presidente dell’ associazione “Aperta/Mente – Il Mondo Interno” – Siamo qui per dare voce a tutti i bambini d’Italia e del mondo e per dire ai genitori che hanno provocato tutto questo che l’autismo non è infettivo. Spero che questo episodio, che ahimè non è l’unico, faccia capire alle istituzioni nazionali che il problema dell’autismo non può più essere sottovalutato. Noi abbiamo bisogno di leggi, fondi, medici, maestri specializzati”.
Una problematica, quella dell’autismo, che troppo spesso viene lasciata nel dimenticatoio nonostante faccia numeri sempre più impressionanti, come ci ha spiegato Domenico Murlo dell’associazione “Aperta/Mente – Il Mondo Interno”: “Oramai è una pandemia. In Italia siamo nell’ ordine di un bambino autistico ogni 120, i dati sono scioccanti ma il problema viene preso troppo alla leggera. La nostra associazione si batte da sempre affinchè vengano riconosciuti i diritti ai bambini autistici. La situazione qui è drammatica. Noi chiediamo integrazione e inclusione scolastica per i bimbi affetti da questa patologia che non deve far paura. Bisogna aprirsi a questa disabilità – ha concluso – perché abbiamo bisogno subito di interventi e sostegni adeguati. Prima cosa da fare è senza dubbio combattere l’ignoranza con una giusta informazione”.
Massimiliano Notaro