

[dropcap]L[/dropcap]o scorso 13 agosto ho telefonato al numero verde dell’Asìa per avere informazioni riguardo lo smaltimento di una TV presso il Centro di Raccolta Comunali, ed ho chiesto nello specifico quello del quartiere Fuorigrotta (zona in cui abito), sito in via Arturo Labriola. Molto gentilmente un’operatrice mi ha risposto che per tali apparecchiature i centri abilitati sono quelli di Ponticelli e dei Colli Aminei. Ho fatto subito presente che non ho l’auto e che sono invalido e quindi se potevo usufruire del servizio Raccolta Itinerante ma, ahimè, questo non era possibile. A questo punto, data la mia condizione, ho chiesto cosa dovevo fare. Ecco la risposta della gentile operatrice: “Sono spiacente ma si faccia accompagnare da qualcuno, altro non posso dirle”.
Una riflessione: La Tarsu a Napoli la paghiamo tutti sia a ovest, est, nord; I rifiuti speciali sono uguali, penso, per tutta la città, allora chiedo ai Sigg. Dirigenti Asìa di Napoli quali sono le logiche tortuose che hanno seguito per redigere la scheda riassuntiva dei materiali da depositare che vi allego.
Alla luce di questa situazione perché i responsabili dell’Asìa si lamentano se tanto materiale viene abbandonato per le strade di una città in cui regna una strana cabina di regia che non segue la razionalità ma unicamente la fantasia?
Alla fine sono rimasto con la mia TV da smaltire e ad oggi non vedo soluzioni, se non quella di pagare qualcuno per lo smaltimento presso i centri abilitati.
Vi invio questa mia lettera per esprimere tutta l’indignazione di un cittadino amareggiato perché è cosciente che siamo giunti ad un punto di non ritorno grazie a tutti coloro che si nascondono dietro la maschera di Pulcinella.
Massimiliano Notaro
