
E’ di questa mattina la notizia che riporta il tragico gesto di una paziente ricoverata all’Istituto Pascale di Napoli. La donna si è lanciata dal balcone della stanza dove era ricoverata, attorno alle 6.30 del mattino, la paziente 69enne era assistita per una neoplasia in avanzato stadio metastatico. La donna si è buttata dal quarto piano dove era ricoverata da tempo, lanciandosi nel vuoto e scavalcando la finestra della sua stanza degenti. L’anziana è morta sul colpo e la salma è stata trasferita al Policlinico. Come confermato da Antonio Marfella, dirigente medico responsabile dell’Istituto nazionale Tumori, si tratta di un degente di 69 anni che sapeva di trovarsi in una condizione clinica particolarmente critica. Tuttavia il tragico accaduto mette in luce un’altra emergenza a cui fare fronte, la mancanza di alcuni farmaci anti tumorali che le case farmaceutiche preferiscono vendere altrove. Secondo un’inchiesta del Wall Street Journal, ci sarebbe un vero e proprio business milionario degli antitumorali, una strategia internazionale che da mesi si è attivata per lucrare su questo tipo di farmaci. Grandi case farmaceutiche come Roche, Johnson & Johnson, Lilly si stanno mobilitando contro questi furti e contraffazioni, e stanno collaborando con magistrati e forze dell’ordine in tutta Europa, per risalire all’origine di questi episodi. Tra i farmaci rubati ci sarebbero l’Herceptin (Roche) – indicato per il trattamento del carcinoma mammario e gastrico – apparso, contraffatto, nel Regno Unito, in Germania e in Finlandia, dopo il furto in Italia: al posto del suo ingrediente attivo, un antibiotico. Ma anche altri antitumorali sarebbero il nuovo business delle mafie, come l’Alimta (Eli Lilly) e il Remicade (Johnson & Johnson e Merck). Stando all’inchiesta le organizzazioni criminali modificherebbero i principi attivi dei farmaci diluendoli in più fiale o sostituendoli con altre sostanze più economiche, guadagnandoci così sulla quantità. I farmaci così contraffatti sarebbero inefficaci, o peggio dannosi per la salute. D’altra parte solo pochi giorni fa la squadra mobile di Roma ha sgominato un’organizzazione criminale dedita al furto ed alla ricettazione di farmaci antitumorali, all’interno del Policlinico Umberto I° della Capitale, : otto le persone finite in manette, accusate a vario titolo di associazione a delinquere. Lo Stato italiano è chiamato ad intervenire e con una certa urgenza.