
La quinta edizione di “Al di là della Visione – Afragola Film Festival”, in programma dal 18 al 22 novembre 2025 presso il Teatro Cinema Gelsomino, si aprirà nel segno dell’impegno e della responsabilità collettiva per la tragica scomparsa di Martina Carbonaro, la giovane di 14 anni vittima di un femminicidio avvenuto ad Afragola lo scorso 26 maggio.
Martina è diventata il simbolo di una generazione che chiede ascolto, rispetto e protezione. In suo nome, il festival rilancia la propria missione sociale e culturale, trasformando il lutto in impegno educativo e rafforzando il proprio legame con il territorio e le giovani generazioni.
“Al di là della Visione – Afragola Film Festival si è affermato da anni come una rassegna cinematografica rigorosa, ma nel contempo mirata al coinvolgimento degli spettatori, e in particolare a quello delle nuove generazioni, stimolandone la capacità di rinnovare il rapporto con il territorio e ampliare i propri bisogni culturali” – dichiara il direttore artistico Valerio Caprara – “Ed è per questo che, in questi giorni di profondo cordoglio, sentiamo ancora più urgente il dovere di affiancare le istituzioni nella lotta contro l’imbarbarimento della convivenza sociale. Il nostro impegno diventa, dunque, quello di rafforzare ulteriormente il progetto originario di offrire spazi e occasioni d’intrattenimento mirati alla tolleranza e al confronto, scevri da odio, preconcetto e prepotenza, in cui la passione per il cinema funzioni come strumento privilegiato di conoscenza e progresso.”
Promosso da Gianluigi Osteri e Sebastiano Paciello, con la direzione artistica di Valerio Caprara, il festival rinnova anche per la sua quinta edizione l’impegno a favore della cultura, dell’inclusione e della partecipazione attiva, facendo del cinema un linguaggio capace di costruire coscienza critica e sensibilità civile.
Il programma prevede proiezioni, incontri e laboratori, rivolti soprattutto al pubblico giovanile, con particolare attenzione a temi come l’educazione affettiva, il rispetto reciproco e il contrasto a ogni forma di violenza.
“Il cinema ha il potere di aprire le menti e costruire coscienze” – dichiara Gianluigi Osteri – “Con il festival vogliamo restituire ai ragazzi un luogo in cui sentirsi protagonisti, ascoltati e liberi di crescere, attraverso storie che parlano al cuore e alla mente. Da imprenditore che fa cultura in realtà anche scomode, sento l’esigenza di provare a fare qualcosa di più per i ragazzi di Afragola e di tutte le periferie del mondo.”