
Salernitano, monaco oblato e titolare di Università Popolare e Assoedu, Troisi prende il posto di Lanzetta (che diventa presidente onorario) nell’associazione degli enti formativi campani. “La lotta contro il malaffare è tutt’altro che finita”
NAPOLI – Cambio al vertice del Movimento Libero e Autonomo delle Scuole di Formazione Autofinanziate. Alla guida della storica associazione di categoria del comparto della formazione professionale, la più longeva in Campania, subentra Nicola Troisi.
Imprenditore di lungo corso, titolare di alcune delle più note realtà della formazione professionale campana come Università Popolare e Assoedu, Troisi eredita la posizione di Luca Lanzetta, ideatore e fondatore del Movimento che ha guidato con immutata passione dal 2011. Il passaggio di consegne è avvenuto al termine di una riunione tenuta presso l’hotel “Il Boschetto” di Castelvolturno. Troisi assumerà il ruolo di segretario mentre Lanzetta, impossibilitato a mantenere fede agli impegni per motivi di salute, manterrà la carica di presidente onorario.
Monaco oblato e filantropo, discendente di un’antica famiglia del salernitano, Troisi inizia la sua carriera a metà anni ’90 come segretario di presidenza della Confederazione Nazionale delle Università Popolari Italiane (CNUPI). Sempre in questo periodo, dimostra un interesse precoce per l’innovazione tecnologica applicata ai beni culturali. Sviluppa un progetto per la digitalizzazione del patrimonio librario delle principali biblioteche campane, denominato “Mediateca 2000”, un incarico che gli viene affidato su indicazione dell’allora Viceministro dei Beni Culturali, Alberto La Volpe. All’inizio degli anni 2000, Troisi trasla la sua esperienza nazionale e la sua visione progettuale sul piano operativo e imprenditoriale in Campania. Nel 2002 fonda a Sarno la sua prima scuola di formazione, l’Assoedu, che ottiene l’accreditamento dalla Regione Campania, diventando un ente formativo riconosciuto a livello locale. Due anni dopo, nel 2004, l’assemblea dei soci dell’Università Popolare di Caserta, un’istituzione fondata nel 1991, lo nomina all’unanimità presidente.
«Per anni – afferma Troisi – il Movimento ha rappresentato un baluardo di legalità in un settore complesso che ha dovuto fare i conti con diverse crisi che ne hanno minato la credibilità e hanno messo in cattiva luce anche chi ha sempre lavorato nella trasparenza e nella legalità. Dobbiamo molto allo spirito battagliero di Luca Lanzetta, ma dobbiamo anche prendere atto che la lotta contro il malaffare è tutt’altro che finita. Anzi, oggi ancor più di ieri è necessario che le Istituzioni trovino nel Movimento un interlocutore valido, attento ma anche duro e non propenso a fare sconti a nessuno».
«Oggi – continua Troisi – altre criticità minano la stabilità di un settore che, soprattutto in una regione come la Campania, è da considerarsi pienamente subalterno alla didattica tradizionale e capace di incidere realmente sulle percentuali di occupazione e occupabilità. Con grande orgoglio ma anche con estrema responsabilità eredito questa posizione, consapevole che il lavoro da fare per restituire dignità e risolvere i problemi della formazione professionale campana è enorme».
«Siamo consapevoli che la strada, sebben tracciata, vada ancora battuta», gli fa eco Lanzetta. «Del resto, da tempo sosteniamo che anche la Regione, con alcuni dei suoi uomini e delle sue donne, sia nei fatti corresponsabile di aver inquinato il settore, su tutti la grave responsabilità della fallace transizione dalla documentazione cartacea alla piattaforma digitale di cui ancora oggi paghiamo gli strascichi».
«Nicola ha un grande pregio: non le manda a dire, e le ultime riunioni in Regione lo hanno ampiamente dimostrato. Ecco, credo che per continuare a far sì che il Movimento Libero e Autonomo continui a essere protagonista della crescita del comparto formazione dobbiamo continuare a non mandarle a dire, ed in questo senso credo che siamo in ottime mani», conclude Lanzetta.**