Habemus Papam! Oggi, 8 Maggio 2025, giorno della Supplica alla Madonna di Pompei, alle ore 18:07, c’è stata la tanto attesa, eppure improvvisa, fumata bianca dalla Cappella Sistina, preannunciando l’elezione del 267° Papa della Chiesa cattolica. Per rendere colorita questa aspettativa c’è chi ha stipulato una lista di papabili: chi sperava in un papa made in Italy, come il Cardinale Pizzaballa; chi dava per scontato che sarebbe stato una papa filippino, come il Cardinale Tagle; c’è chi ha giocato cifre esose ai centri scommesse puntando sul Cardinale Parolin. Invece, l’anello piscatorio segno di Cristo in Pietro è, per volere dello Spirito Santo al dito dello statunitense Robert Francis Prevost, che ha assunto il nome di Leone XIV.

Il nuovo volto della Chiesa Cattolica è stato eletto solo dopo due giorni di conclave e quattro votazioni, con il consenso di almeno due terzi dei 133 cardinali elettori presenti sotto lo spettacolare affresco del 1508 di Michelangelo Buonarroti, commissionato da Papa Giulio II. Il Pontefice americano, manifestamente emozionato ha il cuore missionario, è nato il 14 Settembre del 1955 a Chicago da una famiglia di origini francesi, spagnole e anche del bel paese. Leone XIV è membro dell’Ordine di Sant’Agostino, la sua vocazione missionaria lo ha impegnato, in Perù, per ben 40 anni, dove ha servito come vescovo, guadagnandosi la reputazione di pastore vicino agli emarginati e ai poveri, un religioso mendicante che soccorre l’umiliato e il perseguitato.
Dal balcone della Basilica di San Pietro, nel suo primo discorso ha da subito pronunciato un messaggio di pace, unità e speranza, sottolineando la necessità della luce di Cristo nel mondo e ha poi ringraziato il suo Papa predecessore per il prezioso contributo. Ha poi voluto recitare un’ Ave Maria, segnale di incondizionata protezione mariana. Con un italiano quasi eccellente ed un simpatico accento U.S.A. ha invitato ad una Chiesa missionaria, caritatevole e ha esortato i fedeli al dialogo e al cammino ecumenico verso un futuro di pace e fraternità, parlando di pace “disarmata”… che volesse lanciare un invito agli intenditori?

Col Giubileo in corso, indetto da Papa Bergoglio, Leone XIV si trova a guidare la Chiesa in un periodo di riflessione e rinnovamento spirituale, che promuove l’aiuto ai poveri e dà concreta attenzione alle sfide contemporanee. Questo nuovo Papa, concedendo l’indulgenza plenaria, invita ad una vita cristiana piena e segna l’inizio di un nuovo storico capitolo per il santuario di Dio, con il desiderio che il suo pontificato possa essere una luce guida per tutti i fedeli di tutto il mondo: dall’America alla Russia, passando per Israele…
“Sono tempi cattivi, dicono gli uomini. Vivano bene ed i tempi saranno buoni. Noi siamo i tempi.”
cit. Sant’Agostino.
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