
Davide Iodice per la messinscena del suo De Rerum Natura – There is no planet B, liberamente ispirato al De Rerum Natura di Tito Lucrezio Caro, attinge a piene mani all’attualità ma sconfina in un eccesso di verbosità didascalica
Lo spettacolo, inserito nell’ambito della della rassegna estiva Pompeii Theatrum Mundi beneficia di certo del naturale contesto scenico offerto dal Teatro Grande di Pompei ma eccede nella durata e scade nella facile retorica.
Nonostante il lodevole lavoro degli attori in scena la rilettura del De Rerum Natura in chiave moderna non convince e fa rimpiangere il testo originale.
Il monologo di Mamma Orsa che denuncia l’estinzione della specie e lo scioglimento dei ghiacciai è svilito dalle movenze macchiettistiche e da un eccesso di durata.
Sembra che lo spettacolo sia pensato più per essere divulgato nelle scuole piuttosto che rivolto al pubblico di una delle rassegne più longeve e riconosciute del panorama teatrale campano.