

Un romanzo breve, impattante, costellato di accattivanti episodi e scritti, di agevole lettura, con il quale l’autore Angelo Palumbo – scrittore, docente e attivista partenopeo – incentra la sua analisi storica, sociale e filosofica sulle periferie, da intendersi non già esclusivamente quale luogo fisico di emarginazione, ma piuttosto quale direzione ontologica cui l’individuo si trova ormai fatalmente costretto, sospinto sempre più dalle fragilità e dalle aberrazioni “moderne” alla “periferia di vite marginali”.
E per fare ciò l’autore ricorre in maniera originale e pregevole al continuo parallelismo tra “mito e contemporaneità”, tra “realtà e divino”, tra “corpo e anima”, tra “passato e presente”, mescolando finemente Odisseo, Tiresia, Prometeo, Euridice, Medea ed altre celebri figure dell’epos con protagonisti contemporanei dei giorni nostri, che rappresentano la “normalità attuale”, persone “normali” chiamate ad un inedito scambio di ruoli “oltre il tempo”, che risulta piacevole ed efficace sotto il profilo letterario.
La prefazione di Lucia Fortini – Assessore all’Istruzione della Regione Campania – mette a fuoco l’impatto sociale e il forte messaggio dell’opera: “Mi colpisce di questo volume la scelta valoriale e multidisciplinare d’indagine che coinvolge aspetti relazionali, pedagogici e psicologici, in un racconto generazionale, per la correlazione intrinseca tra il fenomeno dell’abbandono e l’impatto sulle relazioni e, indirettamente, sui costi sociali per la collettività”.
Secondo l’autore, la cultura resta – ieri come oggi – l’unico strumento utile al riscatto delle periferie: “Le parole, la lettura, la scrittura ed, in generale, la cultura hanno un ruolo cruciale per riscattare le periferie, luoghi dell’anima, e la scuola è il volano attraverso il quale questo riscatto deve avvenire”.
L’opera è edita da Guida Editori ed è in distribuzione dal 10 maggio 2022 in libreria e sulle piattaforme di acquisto online.