

Tanta buona musica, ma non solo. Caricature, provocazioni, temi sociali e di inclusione presi e sbattuti sul tavolo. Senza paura. E’ il caso di dire che Sanremo 2022 tutto è stato – almeno fino ad ora – fuorché una minestrina riscaldata per appassionati di pigiama e plaid. Ieri sera – 3° serata – è stata la volta sul palco dell’Ariston dell’attesissima Drusilla Foer – alter ego en travesti dell’attore Gianluca Gori – che ha accompagnato con sagacia ed eleganza la conduzione di Amadeus.
Saviano su Falcone e Borsellino, nel trentennale della scomparsa
Grande ospite della serata lo scrittore Roberto Saviano, che ha rievocato la memoria indelebile dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, a trent’anni dalla loro scomparsa per mano della mafia di Cosa nostra. “Non credete che all’epoca tutti considerassero Falcone e Borsellino degli eroi…al contrario…molti li avversavano e li apostrofavano come ambiziosi carrieristi che intendevano spettacolarizzare il loro lavoro…Non c’erano i social ma c’erano già gli haters…”. L’intervento di Saviano, tuttavia ha diviso i social media, con molti che hanno stigmatizzato la scelta dello scrittore di portare sul palco dell’Ariston tale tematica, ritenendola del tutto inappropriata e fuori contesto.
Drusilla e lo struggente monologo sulla “unicità”
Dopo l’ironico e provocatorio “pezzo” di Checco Zalone sull’omofobia – andato in scena nel corso della seconda serata sanremese – Drusilla Foer parla di “diversità” e, rivolgendosi occhi negli occhi al suo pubblico, dice: “Non mi ha mai convinto la parola “diversità”: è divisiva, mette distanza. Dovremmo piuttosto parlare di “unicità”. Noi tutti siamo unici. Vi prego, date un senso alla mia presenza qui…e tentiamo di compiere il vero atto rivoluzionario…che è ascoltare se stessi…ascoltare gli altri…”.
Classifica generale provvisoria: Mahmood e Blanco in testa, Elisa e Gianni Morandi sul podio
Inizia a delinearsi in maniera più chiara la classifica generale, seppur ancora provvisoria. In testa Mahmood e Blanco, con la dolcissima – quasi soul – Brividi, poi Elisa con O forse sei tu, brano “alla Elisa” incentrato sulla potenza vocale dell’artista, e un sorprendente Gianni Morandi, con Apri tutte le porte, un brano che pare la rivisitazione di un pezzo anni ’60 del “ragazzo” di Monghidoro. Appena staccati Emma, con Ogni volta è così, brano potente e coinvolgente, Sangiovanni, con Farfalle, pezzo quasi dance con un cantato che ricorda le filastrocche del leggendario Zecchino d’oro”. Scivolati verso metà classifica La Rappresentante di Lista, Ditonellapiaga/Rettore e Achille Lauro. Verso il fondo Le Vibrazioni e Giusy Ferreri, artisti storici del panorama musicale nazionale, ma quest’anno in gara con brani poco originali. Solo 19° l’atteso cantautore napoletano Giovanni Truppi, che pare incarnare il ruolo di anti-divo del Festival e che con la sua “Tuo padre, mia madre, Lucia” ha coraggiosamente portato sul palco un brano cantautorale apprezzabilissimo, con liriche poetiche ed evocative: “Amarti è credere che…quello che sarò…sarò con te”, che potrebbe candidarlo autorevolmente ad artista favorito per il “premio della critica”.
Tutto pronto per la 4° serata del Festival. Stasera cover e duetti
Ci sarà l’attrice Maria Chiara Giannetta al fianco di Amadeus questa sera al Teatro Ariston. Sarà una serata piena di novità, con gli artisti in gara a duettare con altri artisti ospiti e chiamati a interpretare brani cover – anche internazionali – degli anni ’60, ’70, ’80 e ’90. Insomma, un po’ di revival che non guasta mai. Si comincia alle ore 20,40 circa, come sempre, su Rai Uno.