

Sergio Mattarella eletto Presidente della Repubblica Italiana.
“Accetto per senso di responsabilità che prevale sulle prospettive di vita personali”. Queste le prime parole del ri-eletto Capo dello Stato Sergio Mattarella, all’esito delle frenetiche giornate di consultazione consumatesi a Palazzo Montecitorio e culminate nella conferma del Presidente uscente.
Tanti nomi, tante riunioni tra i leader dei partiti, tanti bluff, ben 8 votazioni prima di raggiungere il fatidico quorum delle 505 preferenze in aula. Alla fine si è deciso di ripartire proprio lì dove si era concluso il precedente settennio e lo si è fatto consegnando al Presidente Mattarella un enorme consenso parlamentare – ben 759 preferenze, il secondo risultato nella storia della Repubblica – significativamente trasversale alle forze politiche.
Mattarella aveva già traslocato dal Quirinale
Sembrava esser stato chiaro: “La carica di Presidente della Repubblica dura 7 anni – è lunga – e io fra qualche giorno, invece, potrà finalmente riposarmi…”, così Mattarella fino a qualche ora fa raccontava la sua intenzione di congedarsi dalla scena politica nazionale ed internazionale. Nulla di fatto, per riposarsi ci sarà tempo. Re Sergio – come già è stato ribattezzato dai cinici social media – dovrà sobbarcarsi i prossimi 7 anni al Quirinale, peraltro in uno scenario economico-politico-sociale mondiale che si annuncia delicatissimo, con due temi in agenda assolutamente cruciali come la crisi in Ucraina e la gestione della pandemia – e post pandemia – da Covid 19.
Sfumata l’elezione della prima donna al Colle
Per qualche istante pareva che le forze politiche si trovassero d’accordo almeno su un aspetto e, cioè, che il nuovo Presidente della Repubblica avrebbe potuto essere una donna. Ma non è stato così. Mai decollati, infatti, i nomi della Cartabia, della Bindi, della Severino. Poi è stata la volta di Elisabetta Belloni, proposta da Salvini e Conte, poi della Presidente del Senato Maria Alberti Casellati, su cui sembrava potesse convergere il consenso delle forze politiche parlamentari. Ma anche in questo caso la fumata è stata nera, con appena 382 voti complessivi dati alla seconda carica dello Stato.
Soddisfazione in aula, delusione tra la gente comune
Quando il Presidente della Camera Roberto Fico ha pronunciato per la 505° volta il nome di Sergio Mattarella nel corso dell’8° spoglio delle schede, l’aula si è lasciata andare ad un applauso lungo e liberatorio, ad esprimere soddisfazione per il risultato raggiunto e, cioè, la conferma di un Capo dello Stato che è affidabile e credibile a livello nazionale ed internazionale. Meno entusiasta la reazione dei cittadini registrata sui social, dove in molti hanno stigmatizzato che “..l’attuale classe politica è totalmente incapace di programmare il futuro e di prendersi responsabilità…”; secondo altri “…con la conferma di Mattarella siamo in una situazione di immobilismo politico che giova solo alla classe politica, non certo al paese…”.
Il Presidente Mattarella presterà solenne giuramento il 3 febbraio prossimo, alle ore 15,30, dinanzi al Parlamento riunito in seduta comune.