
Sabato 4 Settembre si terrà la 59° edizione del Premio Campiello che verrà trasmessa in diretta per tutti gli appassionati da Rai 5 alle 2030.
Il premio Campiello nasce nel 1962 su iniziativa del gruppo industriali Veneto con lo scopo di ritagliare uno spazio per l’imprenditoria veneta nel mondo della cultura italiana. Ed è proprio per tener fede a questo proposito che il premio prende il nome dall’opera dell’illustre veneto Carlo Goldoni, Il Campiello (che altro non è che una piccola piazza veneziana nella quale sboccano le calli) e che, il premio verrà sempre assegnato a Venezia. Da allora hanno fatto da scenografia alla serata di gala il luoghi più simbolici della città come Palazzo Ducale, il Grande Teatro La Fenice e oggi lo splendido Arsenale di Venezia, cuore antico dell’industria navale della Serenissima.
Il premio prende in esame solo opere di narrativa italiana edite nell’anno precedente che vengono selezionate da una Giuria tecnica detta Dei Letterati di cui fanno parte scrittori, critici, cultori di lettere ed esimie personalità del mondo della cultura. Ristretta la cerchia dei premiabili a cinque titoli la decisione passa alla Giuria popolare “dei Trecento” lettori che voterà il vincitore.
Dal 1962 ad oggi però il mondo dell’editoria italiana subisce grandi cambiamenti e quindi anche i suoi illustri premi mutano secondo le nuove esigenze di mercato. Il comitato direttivo del Campiello quindi nel 1996 decide di affiancare al premio tradizionale un Campiello Giovani che premia gli autori tra i 15 e i 22 anni per un racconto a tema libero in lingua italiana e nel 2004 un Campiello Opera Prima per gli autori al loro primo esordio.
Nomi illustri della letteratura italiana si sono avvicendati tra i vincitori. Da Primo Levi con il suo La Tregua, vincitore numero uno del Premio a Giorgio Bassani, da Ignazio Silone a Sandro Veronesi. Moltissime anche le donne; da Dacia Maraini con La lunga vita di Marianna Ucria, fino alle più contemporanee Mazzantini, Murgia, di Pietrantonio e Pastorino a riprova che il Campiello può essere ritenuto a pieno titolo un premio al passo con i tempi attento alla società che cambia e che chiede sempre più a gran voce di abbatte ogni limite di genere
I cinque finalisti che si sfideranno a suon di voti della giura popolare per aggiudicarsi l’ambito premio ed entrare di diritto nell’olimpo dei grandi scrittori della narrativa italiana sono:
Paolo Nori, Sanguina ancora (Mondadori)
Paolo Malaguti, Se l’acqua ride (Einaudi)
Andrea Bajani, Il libro delle case (Feltrinelli)
Carmen Pellegrino, La felicità degli altri (La nave di Teseo)
Giulia Caminito, L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani)
Cinque storie molto diverse l’una dall’altra ma con lo stesso filo conduttore. Raccontare l’uomo e le illusioni del suo tempo.
Cinque autori molti diversi l’uno dall’altro, ma tutti hanno ugualmente permesso alla loro storia personale di influenzare i meravigliosi romanzi in gara.
Non ci resta dunque che aspettare trepidanti la serata di sabato per sapere quale opera si aggiudicherà il premio, quale storia verrà considerata la più appassionante, quale vita desterà maggiormente la nostra attenzione. E permettere dunque alla letteratura di adempiere al suo compito: arricchire la nostra esperienza della realtà