

Per qualcuno il GP d’Austria potrebbe essere una di quelle gare “spartiacque” in una stagione di Formula 1. Restiamo calmi, siamo solo alla decima prova mondiale, ne mancano altre tredici, è vero. Ma nella gara di casa per la Red Bull, il buon Max ha iniziato a scrivere le iniziali del suo nome sull’iride mondiale. Una vittoria, quella di Verstappen, senza se e senza ma, che non ammette repliche. Un dominio nell’intero weekend mai scalfito dai rivali, neppure dal più acerrimo, Lewis Hamilton, ormai quasi rassegnato a vedersi sfrecciare la vettura blu “con le ali” davanti al muso, ogni santa domenica.
LA PARTENZA
Parte davanti a tutti, ancora una volta, la Red Bull di Verstappen, autore di una strepitosa qualifica al sabato. Di fianco a lui, a completare la prima fila, Lando Norris su Mclaren, a seguire Sergio Perez e Lewis Hamilton. Le Ferrari qualche metro più indietro con Sainz 10° e Leclerc addirittura 12° in griglia, autori il giorno prima di una qualifica opaca. Si spengono le luci, partono le monoposto. All’esito di curva 1 Max tiene senza affanno dietro Norris, che si guarda negli specchietti per tener a bada Perez e un aggressivo Hamilton, in piena bagarre. Al giro 4 Norris, ormai braccato da Perez, accompagna quest’ultimo nella ghiaia chiudendo la traiettoria esterna, manovra che gli costerà una sanzione di “+ 5 secondi” al termine della gara. Nei primi giri Verstappen fa subito il vuoto sugli avversari, macinando decimo su decimo e trovandosi al giro 16/71 con ben 7 secondi di vantaggio sull’inseguitore Norris.
PIT STOP
Giri 31 e 32. Rientrano più o meno tutti i piloti di testa, scegliendo senza distinzioni gomma bianca, per arrivare sino al termine. Dopo il valzer dei pit stop comanda ancora Verstappen, con circa 15 secondi di vantaggio sul rivale Hamilton, stabilmente in 2° posizione. Il messicano Perez sopravanza ai box, nella girandola del cambio gomme, Leclerc, che rientra in pista 10°, ben più attardato dell’altro Ferrarista Sainz, in 5° posizione ma con ancora un pit stop da fare.
META’ GARA
Il dominio di Max si consolida sempre più con il passare dei giri. Hamilton inizia ad accusare dei fastidi alla sua monoposto, tant’è che Bottas in pochi giri gli si avvicina minacciosamente in un singulto d’orgoglio. Piena bagarre nelle media classifica, con Gasly, Ricciardo, Perez e Leclerc a lottarsi la 5° posizione, tutti racchiusi in un fazzoletto di circa 2 secondi e con i DRS belli spalancati sul dritto. Davanti a loro Sainz, con più di 40 giri sul groppone e protagonista di un 1° stint di gara lunghissimo. Il ferrarista vuole evidentemente montare su gomma gialla e rientrare in pista per tentare – con gomma fresca – una rincorsa disperata agli avversari. Al giro 41 e 47, con 2 episodi in fotocopia, si toccano Perez e Leclerc, in piena battaglia, con il messicano che in entrambe le occasioni accompagna il ferrarista all’uscita di pista, senza particolare garbo. Scatta la doppia sanzione per Perez, cui i giudici di gara affibbiano ben 10 secondi di penalità.
FINE GARA
Al giro 54 Norris acciuffa e supera Hamilton, oggi in palese difficoltà con la sua monoposto, agguantando la 3° posizione, dietro Verstappen e Bottas. Rientra ai box Hamilton, scoraggiato. Negli ultimi giri si consuma una caccia all’uomo (Ricciardo) da parte delle Ferrrari. Ci prova prima Leclerc, senza successo, per poi cedere il passo al compagno Sainz il quale, con gomma gialla semi-nuova e un gran ritmo di gara, mette nel mirino l’australiano e, al giro 70/71, lo sopravanza. Rientra negli ultimi giri anche Verstappen, per scongiurare episodi sfortunati come in Azerbaigian, forte del gran margine sugli inseguitori, il che gli permetterà di marcare anche il giro più veloce in gara. Ultimo episodio degno di nota l’incidente al giro 71/71 tra Vettel e Raikkonen che, nonostante l’età avanzata, ancora si divertono a finire nella ghiaia e regalare momenti spettacolari.
Bandiera a scacchi per Max Verstappen! Una vittoria strepitosa, con un vantaggio di ben 18 secondi su Bottas (2°) e 20 su Norris (3°). Grande prova del pilotino McLaren, definito da Sua Maestà Hamilton, durante un simpatico team radio, un “grande talento”. Giù dal podio Hamilton, terminato in 4° posizione, poi Sainz (5°), posizionamento non maturato in pista ma in virtù della sanzione applicata dai commissari di gara a Perez (6°). Finisce la gara in 8° posizione l’altra Ferrari di Charles Leclerc.
In classifica piloti, c’è la fuga di Verstappen (182 pt.) con Hamilton che insegue a fatica (150 pt.). In classifica costruttori ancora un balzo della Red Bull (pt. 286) che allunga sui tedeschi della Mercedes (pt. 242). Prossimo appuntamento tra 14 giorni, con l’imperdibile GP di Gran Bretagna, storico feudo della Mercedes.