
Ho sempre amato il Premio Strega fin da piccolissima. L’ho sempre seguito e da un pò di anni forse anche “inseguito”. Stavolta però un colpo di fortuna, tanta perseveranza e sono riuscita a trovare i biglietti per partecipare all’evento. Come avevo immaginato è stata la serata più emozionante della mia carriera di lettrice incallita. Nello scenario del meraviglioso Teatro Romano di Benevento e nella suggestione di un tramonto spettacolare è stata proclamata la famigerata cinquina dei finalisti del Premio Strega 2021. Presenti autorità, autori, case editrici e semplici appassionati che in un evento che odorava di rinascita e rivincita post Covid, ha premiato la vita attraverso l’arte della scrittura. Nessuno dei miei titoli preferiti ha conquistato la finale ma i cinque proposti hanno tutti la stoffa dei best seller.

“Il pane perduto” di Edith Bruck (La nave di Teseo)
Vincitrice anche del Premio Strega Giovani 2021;
“Il libro delle case” di Andra Bajani (Feltrinelli Editore)
“L’acqua del lago non è mai dolce” di Giulia Caminito (Bompiani)
“Borgo Sud” di Donatella di Pietrantonio (Einaudi)
“Due vite” di Emanuele Trevi (Neri Pozza)
I temi trattati sono molto intensi, dolorosi a tratti struggenti. Ma in fin dei conti quale compito lasciamo alla letteratura se non quello di sviscerare il nostro più intimo sentire?
Non ci resta quindi che attendere l’8 Luglio per conoscere il nome del vincitore. E chissà che non mi capiti un altro colpo di fortuna che mi permetta di partecipare anche a questo evento.
