

Dura presa di posizione del Presidente De Luca nei confronti del Commissario Straordinario Figliuolo. Il terreno di scontro è stato, nelle ultime ore, il piano vaccinale e le strategie da metter in campo nei prossimi mesi, quando si entrerà nella fase cruciale per il contenimento della pandemia.
Secondo il Generale il percorso dei vaccini dovrà seguire la logica delle “fasce d’età”, secondo l’adagio visto fino ad ora “dal più anziano al più giovane”.
Netto il “no” del Governatore della Campania, al momento unica voce fuori dal coro, secondo cui non avrebbe alcun senso proseguire il piano anti-covid su questa falsa riga, dovendosi invece dare assoluta priorità alle fasce economiche maggiormente a rischio ‘covid’ e ‘povertà’: “Ho da poco parlato con il Commissario Figliuolo ed ho avuto modo di riferirgli che, una volta terminate le vaccinazioni degli ultraottantenni, non intendiamo procedere per fasce d’età, ma piuttosto per fasce economiche, altrimenti quando avremo terminato il ciclo avremo anche distrutto l’economia italiana”.
“Si lavorerà su due piani” – ha aggiunto il Governatore – “assicurando la tutela della salute ad anziani e fragili e, al contempo, garantendo ai settori economici (turismo e ristorazione in primis, ndr) il giusto sostegno e, dunque, il pane, poiché non si può pensare di perdere un’altra stagione estiva”.
Il tono è categorico e fermo in stile “De Luca”. La sensazione è che la Campania voglia ritagliarsi uno spazio autonomo nell’affrontare le decisioni cruciali per il contrasto alla pandemia, ormai divenuta vera emergenza sociale ancor più che sanitaria. Primi segnali in tal senso erano stati avvertiti, nei giorni scorsi, quando si era parlato della prenotazione diretta, da parte della regione Campania, di migliaia di dosi del vaccino anti-covid russo “Sputnik”, tuttavia ancora in attesa del via libera definitivo dall’AIFA.
Un’ultima stoccata al Governo: “questa storia dei colori, delle zone ormai ha del grottesco. La Campania è stata una regione virtuosa nell’affrontare l’emergenza ma si trova ancora in zona rossa, che poi è una vera pagliacciata con tutti a spasso senza controlli. Il Governo pensi piuttosto ad assicurare alla nostra regione quelle 200.000 dosi di vaccino che le sono state ingiustamente sottratte negli ultimi tre mesi altrimenti abbandoneremo la Conferenza Stato – Regioni”.
La stagione estiva è ancora alle porte ma il clima – politico – comincia già ad arroventarsi.