
Il leader della Lega, Matteo Salvini, è intervenuto al Forum Politico dell’agenzia la Presse, con le seguenti parole : “Questi della Sea Watch, nave olandese, dell’ong tedesca non sono soccorritori, sono delinquenti, trafficanti di esseri umani, sono diffidati dall’entrare in acque italiane.Un porto in Italia non ce l’hanno – ha continuato – mi auguro che il presidente del Consiglio o qualche ministro non facciano pressioni per farla attraccare, io non do nessuna disponibilità. Per il momento stanno rispettando la diffida della Guardia di Finanza a non entrare nelle acque italiane. Abbiamo contattato le autorità olandesi, l’indicazione è un porto tunisino”. Poco dopo è arrivata l’autorizzazione all’ancoraggio alla fonda dal PM di Agrigento, il quale ordina che vengano portati sull’isola di Lampedusa i casi bisognosi di immediato soccorso.
I primi a scendere sono una donna incinta e suo marito, a piedi scalzi che la sorregge.

Ventiquattro ore dopo, i 47 migranti rimasti a bordo della nave della Ong tedesca sono scesi a terra. Sequestro della nave d’iniziativa della Guardia di finanza, perquisizione e contestuale sbarco di tutti i migranti. Lo stesso “modello” già seguito per due volte per sbloccare i precedenti soccorsi della Mare Jonio, rimasta sequestrata per alcuni giorni e poi sempre liberata dai PM di Agrigento. Questi ultimi si sono mossi di concerto con la Guardia di finanza forzando la mano ad un inferocito Salvini, incredulo di essere smentito proprio alla vigilia di quel consiglio dei ministri in cui intende portare all’approvazione il suo contestatissimo decreto sicurezza-bis.
Nonostante Salvini avesse sostenuto che fino a quando il ministro era lui, quella nave in un porto italiano non sarebbe mai entrata e non sarebbe sbarcato nessuno, ciò aveva garantito il ministro dell’Interno quando la Sea Watch 3 aveva ignorato la sua diffida e si era presentata davanti al porto di Lampedusa.
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