
“Sappiamo dove abitate e cosa mangiate, conosciamo le vostre abitudini”: questo messaggio intimidatorio dal carattere quasi mafioso è apparso, insieme ad una folta lista di nomi di celebrità, sulla pagina di rider “Deliverance”, con l’accusa di non elargire mance ai fattorini nel momento della consegna, neanche quando quest’ultimo è costretto ad affrontare problematiche come l’orario proibitivo o condizioni climatiche avverse. Questa accusa di “tirchieria” oltre ad aver provocato risposte molto diverse da parte dei vip citati, da Chiara Ferragni a Teo Mammuccari, da Noyz a Philippe Mexes, ha sollevato anche una questione importantissima sul valore del lavoro dei riders.

Da una parte, infatti,
l’attacco alle star ha provocato una vasta gamma di reazioni: da chi si è
sentito offeso e tradito da queste accuse infondate, come Fedez e Marracash, i
quali hanno risposto per le rime al collettivo dei rider tramite social
network, a chi invece è rimasto fermo sulle proprio posizioni, come Platinette,
che ha comunicato il proprio dissenso nei confronti di quella che è diventata a
tutti gli effetti una tassa extra da versare per un servizio già pagato.
La piattaforma Assodelivery, inoltre, la quale riunisce tutti le principali
aziende di consegne, si è dichiarata sconcertata ed intenzionata a segnalare
l’accaduto alle autorità competenti.
Se da un lato, quindi,
questo gesto ha preso le sembianze di un tentativo di estorsione mal riuscito,
con la rivendicazione di chiunque di non pagare le mance indipendentemente dal
proprio reddito, dall’altro ha fatto scattare nelle menti di molti un quesito
da non sottovalutare: com’è possibile che dei lavoratori regolarmente
stipendiati debbano affidarsi alla carità dei compratori per riuscire ad
arrivare a fine mese?
Sono partite, infatti, numerose critiche a queste imprese, ree di aver creato
un sistema di sfruttamento basato sulla competizione.
Per guadagnare abbastanza, infatti, bisogna essere il più efficienti possibile e per esserlo bisogna piegarsi ad orari e condizioni di lavoro indegni, senza dimenticare, inoltre, che si tratta di lavoratori indipendenti dotati di partita IVA, che quindi rischiano di dover fare a meno delle assicurazioni per gli incidenti e del ricevimento dei contributi per la pensione, di cui solitamente si occupa l’azienda.
Il futuro, dunque, sembra
somigliare molto alla attuale condizione dei lavoratori statunitensi, i quali
vivono e basano le proprie entrate quasi esclusivamente sulle mance,
considerati gli stipendi miserabili dei fattorini e dei camerieri: la
tirchieria di Fedez & co., ora come ora, sembra essere l’ultimo dei
problemi.