
Si terrà Mercoledì 10 Aprile, presso il Museo Arti Sanitarie e Farmacia Storica, un presidio cittadino di denuncia per salvare gli Incurabili. L’obiettivo sarà quello di attrarre l’attenzione delle istituzioni sul degrado in cui riversa questo importante sito storico.

” Salviamo gli incurabili, salviamo noi: non restiamo a guardare!” è questo l’appello che i cittadini vogliono lanciare alle istituzioni per far luce su lo stato di crisi vissuto dal complesso monumentale degli Incurabili.
Mercoledì 10 Aprile, dalle 10.00 alle 13.00, ci sarà un sit in presso Il Museo delle Arti Sanitarie e Farmacia Storica degli Incurabili. All’iniziativa, organizzata da Identità Insorgenti, in collaborazione con il Comitato Portosalvo, sono chiamati tutti i napoletani e associazioni territoriali che vorranno aderire.
Incurabili: il sito rischia di essere chiuso
Il Caso. Non è ormai un mistero che gli Incurabili, importante testimonianza artistico-culturale della nostra città, sta attraversando un momento oscuro.
Come si apprende dalla cronache locali, lo scorso 24 Marzo la chiesa di Santa Maria del Popolo degli Incurabili, risalente al 1530, è stata preda di un crollo disastroso; la volta di sostegno del pavimento retrostante all’altare maggiore è, improvvisamente, sprofondata. Per non bastare, proprio ieri, è giunta la notizia della chiusura dei reparti di chirurgia,urologia, radiologia e il blocco operatorio dell’omonimo ospedale.
I vigili del fuoco, allertati dal commissario dell’Asl Napoli 1, hanno trasferito una ventina di pazienti verso l’Ospedale del Mare e sgombrato anche alcune famiglie residenti in una palazzina all’interno del complesso ospedaliero. Chiusa anche la storica Farmacia, a seguito dall’ampliamento della fessura già presente nella Chiesa di Santa Maria del Popolo.
Presto, dunque, se non si farà nulla di concreto, questa importante testimonianza storica della città sarà smantellata.
Una situazione giunta al capolinea, dunque, sebbene sia stato approvato un progetto Unesco che prevede la riqualifica del sito. Nonostante ciò, il complesso medico più antico d’Europa, non ha, ad oggi, ricevuto nessun intervento concreto.
Per queste ragioni, il 10 Aprile tutti i napoletani sono invitati a prendere parte a questa manifestazione di protesa contro il degrado, sì, ma anche di difesa verso la storia e la cultura della città.