
Il Presidente U.S.A. va all’attacco della Cina. Trump annuncia dazi su molti prodotti made in China. L’America vuole tutelare le tecnologie delle proprie aziende, messe a rischio dal furto di tecnologie avanzate, sotto i riflettori i cinesi. Si apre una vera guerra commerciale, al fine di tutelare i diritti sulla proprietà intellettuale. Trump vuole che vi sia un equilibrio nelle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. La tecnologia hi-tech, emergente industria che traina la crescita economica americana, viene messa in crisi dalla predazione intellettuale e dalle pratiche commerciali ingiuste. Trump ha detto in una conferenza stampa: “La mia grande amicizia con il presidente cinese Xi e le relazioni tra i nostri paesi sono entrambe molto importanti per me, però i rapporti commerciali sono iniqui e lo sono stati per moltissimo tempo”. Occhio per occhio, dazio per dazio.
La Cina risponde alle imposte sull’import varate dagli Stati Uniti con dazi che avranno lo stesso impatto. La reazione cinese arriva dopo che Donald Trump ha annunciato nuovi balzelli sulle merci cinesi ad alto contenuto tecnologico. Una mossa che, insieme ai dazi su alluminio e acciaio per Unione Europea, Canada, Messico e altri Paesi, minaccia di scatenare una guerra commerciale globale. A stretto giro, è arrivata la contromossa della Cina che ha deciso di imporre una tariffa aggiuntiva del 25% su beni Usa per un valore di circa 50 miliardi di dollari. Esattamente lo stesso impatto delle misure varate da Trump verso il made in Cina. Lo fa sapere una nota del Ministero delle finanze di Pechino, secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg. Le tariffe per circa 34 miliardi su beni Usa importati scatteranno il 6 luglio e includono prodotti agricoli, automobili e pesce. Per altri beni come medicine, materiale medico e prodotti energetici la data in cui verranno introdotte le tariffe sarà poi comunicata.
La Cina esorta infine tutti i paesi ad agire assieme contro il comportamento datato e regressivo degli Stati Uniti.