
Trump stupisce ancora, dopo il riavvicinamento con la Corea del Nord ora è il turno della Russia. Prima di partire per il Canada, dove si terrà il vertice per il G7, il presidente americano ha rilasciato delle dichiarazioni ai media: “Perché stiamo per tenere un meeting senza la Russia? La Russia dovrebbe esserci. Un tempo questo era il G8, perché c’era anche la Russia.Ora la Russia non c’è. Io amo l’America, sono stato l’incubo peggiore per la Russia. Però, la Russia dovrebbe partecipare a questo meeting. Potrebbe essere politicamente non corretto, ma abbiamo un mondo da gestire e dovrebbero permettere alla Russia di rientrare. Dovremmo avere la Russia al tavolo delle negoziazioni”, riferendosi alla posizione che gli altri leader hanno assunto nei confronti di Mosca dal 2014 dopo la crisi legata alla Crimea.
Giuseppe Conte conferma l’asse con Donald Trump e l’apertura alla Russia, ma rallenta sullo stop alle sanzioni e assicura “saremo portatori di una posizione moderata. Valuteremo, deve ancora iniziare il G7, non mi chiedete adesso posizioni, valuteremo nel confronto con altri partner. C’è sensibilità nell’apertura al dialogo, questo non significa stravolgere un percorso attualmente definito ed è collegato all’attuazione degli accordi di Minsk (accordo per porre fine alla guerra dell’Ucraina orientale)”.
Il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker ha affermato: ” si può ovviamente discutere ma dobbiamo rispettare i principi dell’Unione Europea che impongono che stati europei come la Russia rispettino l’ordine internazionale e lo stato di diritto internazionale”.
Dopo che il presidente americano si era espresso in favore della riammissione di Mosca al tavolo, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov affermava che la Russia concentra la sua attenzione su altri formati oltre al G7.
“L’importanza dell’istituzione G7 data dalla Russia si è ridotta negli anni perché in un contesto politico ed economico in evoluzione e in rapida crescita prendono importanza formati come il G20”.