

Questa sera allo Juventus stadium di Torino, c’è il big match tra bianconeri e azzurri che può orientare la corsa al titolo di campione d’Italia. Di fronte avremo il meglio che il calcio italiano può offrire e due allenatori, rispettivamente Max Allegri e Maurizio Sarri, dalle filosofie completamente opposte. Dunque, questa sera 22 aprile alle ore 20:45, siamo giunti alla partita della verità, la resa dei conti fra le due regine che hanno dominato fino ad adesso la Serie A 2017/2018: Juventus 85 e Napoli 81, dietro di loro il vuoto e un sogno all’orizzonte. Per la Vecchia Signoria rappresenterebbe il settimo scudetto consecutivo, per il Napoli sarebbe il terzo scudetto della sua storia, un remake dopo ben 28 anni dall’ultima volta.
Il tecnico azzurro Maurizio Sarri, come in ogni vigilia che si rispetti, tace, però le parole di mercoledì sera dopo Napoli-Udinese avranno già messo qualche pressione a Torino. Infatti, il tecnico toscano ha ricordato che l’obiettivo societario del Napoli è stato già raggiunto con la matematica qualificazione alla Champions League 2018/2019, e che adesso la squadra può pensare a divertirsi e provare tranquillamente a superare i propri limiti. Dal canto suo Allegri ha affermato che a sto punto se in Italia nessuno avverte le pressioni, allora è giusto che vinca la Juventus.
Quindi, piccole schermaglie tra i due tecnici, tra frecciatine scoccate con leggerezza o mascherate da rivendicazioni orgogliose, i due si comportano quasi come fossero due amici che discutono di calcio al bar. Però, non bisogna dimenticare che Juventus-Napoli è sicuramente la partitissima, ma è anche il confronto tra il Sarrismo che privilegia lo spettacolo e riceve complimenti da tutta Europa, e l’Allegrismo, che predilige un gioco meno brillante e spettacolare, però vincente. Il tecnico azzurro ribadisce che per mentalità il Napoli cerca sempre di fare la partita e così sarà anche allo Juventus Stadium, invece, il collega juventino nonostante abbia lodato l’estetica degli azzurri, ribadisce che alla fine nel calcio, ciò che conta è vincere.
Dunque, finalmente stasera siamo giunti al tanto atteso faccia a faccia, entrambe le squadre sono molto cariche, hanno uno straordinario ritmo e le motivazioni sono alle stelle. Infatti, al di là delle acrobazie diplomatiche dei due allenatori, le squadre condividono l’ansia, anche se modulano l’emozioni in forme diverse: a Fuorigrotta, duemila tifosi per salutare i calciatori azzurri in partenza per Torino, a Vinovo solo pochi intimi ad incitare la squadra. Questa sera, l’estetica di Sarri contro la concretezza di Allegri, una sorta di Olanda contro Italia, dove al momento l’Italia è nettamente in vantaggio con 4 mondiali a 0, ma l’uomo in tuta vuole cominciare a vincere e per farlo deve superare lo scoglio Juventus Stadium.