
Sono passati esattamente 30 anni da quel magico 10 maggio 1987,giorno in cui il Napoli vinse il suo primo storico scudetto. Era il Napoli di Ferlaino e dell’allenatore Ottavio Bianchi, era la squadra di Maradona, Bruno Giordano, Salvatore Bagni, Ciro Ferrara, Bruscolotti, De Napoli e Renica. Quella squadra lì fece tremare le grandi squadre del Nord.
Ma facciamo un passo indietro, alla squadra partenopea basta un punto per la matematica certezza del primo scudetto. Sulla strada si ritrova la Fiorentina, contro cui i partenopei passano in vantaggio al 28′ minuto grazie alla rete di Carnevale, dopo dieci minuti di gioco, i viola pareggiano con la prima rete in campionato di un giovane Roberto Baggio, il risultato resterà invariato fino al termine dei 90 minuti. Triplice fischio dell’arbitro e al San Paolo si scatena l’inferno, il Napoli è campione d’Italia. La gente canta e sventola la propria bandiera azzurra, mentre in giro per la città parte la festa del popolo e la squadra in campo festeggia.
Oggi 10 maggio 2017, si tiene in città la giornata celebrativa per festeggiare l’anniversario di quella magica impresa compiuta da Maradona e company. I festeggiamenti del trentennale sono iniziati già dal primo mattino a Mergellina, in un caloroso clima di rimpatriata, in cui si sono incontrati alcuni degli ex calciatori con i propri tifosi. Successivamente, le vecchie glorie del Napoli, in compagnia dei propri supporter, si sono diretti nel quartiere Sanità a bordo di un bus rosso della CitySightseeing, prima tappa di una giornata ricca di appuntamenti. Tra i primi calciatori a partecipare alla festa, Capitan Bruscolotti, Giordano, Carannante e Filardi. Presente anche Antonella Leardi (madre di Ciro Esposito), che si è trattenuta giusto per il tempo di un caffè e delle foto. La madre dello sfortunato tifoso azzurro ucciso durante gli scontri della finale di Coppa Italia del 2014,tra Napoli e Fiorentina, doveva, infatti, partire per Roma dove domani ci sarà un’altra udienza del processo di suo figlio.
Durante il tragitto, i tifosi che accompagnavo gli ex calciatori azzurri, intonavano cori ai loro beniamini e il coro ormai celebre a tutti: “Oh mamma mamma mamma, sai perchè mi batte il corazon. Ho visto un grande Napoli e mamma’ innamorato son”. Giunti al rione Sanità ad accoglierli insieme ad un bagno di folla, c’era il loro ex compagno Volpecina. Il gruppo è poi entrato nella chiesa del Monacone(Basilica di Santa Maria nella Sanità), qui Bruno Giordano in un breve discorso in chiesa, ha commentato: “Giocando e vincendo a Napoli ho conosciuto una grande città e un grande popolo che in 30 anni non ho mai dimenticato”. Dopo la Chiesa, il gruppo ha visitato il chiostro, e poi ha fatto una foto davanti al busto di Totò in via Santa Maria Antesaecula.
Intorno alle 12, i campioni sono arrivati in Cattedrale, a via Duomo, lungo il percorso anche Renica si è unito alla sua ex squadra. In seguito, gli ex calciatori si sono recati a Palazzo San Giacomo, dove ad attenderli c’erano Sindaco ed Istituzioni. Qui, il Primo Cittadino,Luigi de Magistris, ha premiato la rappresentanza di quella squadra con alcune medaglie celebrative. “Fu una giornata storica per la città” come ricorda il Primo Cittadino “È una emozione perché la mente ritorna a quel periodo e credo che sia anche bello che la città ricordi, conosca quella stagione di passione, esaltazione, qualità di gioco, genialità che rappresentava tutta la squadra, non solo Maradona. Noi in quegli anni vedevamo attraverso la squadra il riscatto della città”.
Il bus azzurro, si è poi diretto al Corso Umberto, dove i campioni hanno pranzato al ristorante “E vicchiarelle”, accolti da fuochi d’artificio azzurri.
Per concludere la giornata nel migliore dei modi, mancherebbe solo una partita allo Stadio San Paolo, che però è in programma ad inizio luglio, con la probabile presenza di Diego Armando Maradona. In compenso però, i campioni del grande Napoli, hanno comunque trovato un campo dove esibirsi, giocando la partita celebrativa del primo scudetto alle ore 18:30 allo stadio San Mauro di Casoria. In campo ad affrontare le vecchie glorie azzurre, una formazione di giornalisti ed artisti, che per l’occasione avranno come capitano il cantante Nino D’Angelo.