
Oggi parliamo della Kawasaki ZX10-10R modello 2008, una vera potenza. La rivoluzione della moto è sul piano ergonomico: la posizione in sella è più raccolta grazie alla riduzione del serbatoio di questo modello sportivo che ne ha fatta di strada fino ad oggi, con i nuovi modelli in circolazione.
La moto si destreggia bene per le vie cittadine, grazie anche all’agilità e alla leggerezza che possiede, ma si raccomanda di non strafare troppo con l’acceleratore perché siete sempre in sella ad una sportiva. Se la guardate di fronte, la moto, sembra un’aquila pronta a spiccare il volo, ricordatevi però che state percorrendo una striscia d’asfalto anziché aria. Il contagiri raggiunge i 300km, e possiamo garantirvi che la moto non vi metterà nei guai per quanto riguarda la sicurezza, almeno si spera, perché possiede un ottimo impianto frenante. Dotata di ammortizzatore sterzo Ohlis, di sicuro sarà sempre un vostro alleato quando smanetterete l’acceleratore e vedrete la ruota anteriore sfiorare l’asfalto fino a velocità planetarie. Difatti questa moto di colore verde (la Kawasaki vernicia la Ninya da alcuni decenni affezionato come il marchio d’abbigliamento BENETTON a questo colore) vista lateralmente e a partire dall’intelatura, farebbe pensare ad una moto proveniente da un altro pianeta per il design, e la velocità strabiliante.
Le sagome plastiche della carrozzeria sono spigolose, con il codone affusolato molto rialzato; per i 3/4 la moto è nuda, e questa accoppiata con il colore nero ha reso la moto particolare fino ai modelli più recenti per gli appassionati della Ninya.
I lati negativi: La moto a mio avviso ha un impianto d’ illuminazione un pò contenuto nella zona posteriore e ciò la penalizza nella sicurezza, anche gli specchietti sporgono direi un pò troppo, per non parlare poi del notevole calore sprigionato dal motore (quadricilindrico). Anche il sellino è un pò piccolo e ciò potrà portare qualche inconveniente di comodità a chi ha una stazza forte o ad un secondo passeggero; le pedane( poggiapiedi), dovrebbero essere arretrate ancora un pò per avere una posizione ottimale di guida.
Elegante invece il tubo di scarico trapezoidale e il parabrezza a V. La Kawasaki come sempre è la moto per antonomasia, perchè nonostante sia un mostro su due ruote, i modelli che produce sono sempre facili da guidare e magari con una buona dose di accortezza con l’acceleratore può raggiungere alte velocità senza sbilanciamenti e con una linearità ottimale di percorso. Infatti anche quando entra in curva vi è un’ottima stabilizzazione del mezzo. La Kawasaki, quindi, ha costruito una moto che avrebbe fatto breccia negli anni a venire per gli amanti del genere.