
Il giallo è il colore fondamentale nei quadri del pittore Vincent Van Gogh, soprattutto nel periodo Arlesiano del 1889. Infatti, in questo periodo l’artista dipinge uno dei suoi più grandi capolavori che oggi raggiunge una quota altissima nelle aste di opere d’arte: I girasoli.
Il pittore, come nel suo stile, utilizza i colori con abbondanza e pastosità : il giallo e il verde che predominano sulla tela con violenza, quasi come se questi colori avvolgessero circolarmente i tulipani e li dotassero di una linfa vitale. Le forme contorte dei petali rappresentano il tormento interiore dell’artista… Era il quadro preferito di Gauguin, scriverà Vincent in una lettera al fratello Teo, “Gauguin mi diceva l’altro giorno di aver visto di Claude Monet un quadro di girasoli in un grande vaso giapponese molto bello ma preferisce i miei”.
L’energia prorompente di Van Gogh si magnetizza in questa splendida tela con questi gialli su gialli che disegnano i fiori con vitalità che “ il tempo addolcirà anche troppo” sottolinea Van Gogh; col giallo egli dipinge anche il vaso che in contrapposizione ai fiori sottolinea che irradia luce e allegria. Dopo i secoli trascorsi, la violenza dei colori sembra essere meno intensa. La quotazione dei girasoli raggiunse nel 1987 circa 50 miliardi a Londra durante l’asta Christi’s.
Nonostante la banalità delle raffigurazioni floreali, la dominante del giallo sembra essere uno dei motivi per cui Van Gogh rimane il più grande pittore espressionista di tutti i tempi.