
Una voce e una chitarra bastano da sole per far cantare e incantare l’intimo pubblico di un salotto casalingo? La risposta è si, perché è quanto accaduto grazie al talento della cantautrice partenopea Flo, accompagnata alla chitarra da Ernesto Nobili, durante il terzo appuntamento de “Il Teatro cerca casa” .
Un House Concert che fa vivere agli spettatori l’emozione di un viaggio attraverso i ricordi, legati agli esordi della cantante, le tradizioni, quelle tramandate dalla nonna, e le commistioni linguistiche, dal catalano al francese, che rivelano l’ampio respiro internazionale che percorre i dieci brani contenuti nel nuovo lavoro discografico di Flo: “Il mese del Rosario”, Agualoca Records.
“Un disco che prova a raccontare le vite intorno a me, le dinamiche e le contraddizioni dell’animo umano, la memoria e l’identità di un luogo, il peccato e il pentimento”, queste le dichiarazioni dell’artista sul suo nuovo cd, in cui sono presenti frammenti di vita antica e moderna, suoni di oggi e di ieri, giochi di parole e di armonizzazioni che hanno il dono dell’universalità e dell’empatia.
E se in “Controra Arancione” si tocca il tema del tradimento con un pizzico di ironia, “Bellissima Presenza” sembra scritta apposta per un film sulla generazione precaria dei nostri tempi. E infine in “Vulìo”, che apre il disco, si fa fatica a non alzarsi dalla sedia e improvvisare un appassionato tango argentino, perché quando è “rosso nel calendario del mese del rosario, bisogna stare attenti” e la musica di Flo merita attenzione e tutti gli applausi che l’hanno sommersa in un sabato sera d’autunno.