
Ha undici anni Gioele e la macchina fotografica lo affascina, Fabio è adulto e della fotografia ha fatto la sua professione, attraverso l’obiettivo i due iniziano a guardarsi, a dialogare, ad osservare l’uno il mondo dell’altro. Così nasce un rapporto normale nella sua specialità. Sembra uno strano e contraddittorio gioco di parole ma rende il senso del legame che si è instaurato fra il fotografo ed il ragazzino. E’ speciale Gioele perché è affetto da autismo ma attraverso la fotografia i due si relazionano in maniera naturale bucando le barriere della malattia.
“Sfogliando tra le pile di carta che Gioele conserva – racconta l’autore – trovai un foglio protocollo, che faceva da copertina ad una raccolta di suoi pensieri e disegni, e sulla cui facciata in bella mostra compariva il titolo: quaderno del tempo libero”, la chiave di lettura per accedere a quel mondo tutto suo dal quale lui non riesce ad uscire e nel quale è difficile entrare.
La loro storia è raccontata per immagini nel libro “Gioele quaderno del tempo libero” presentato già a gennaio nella sede della Visual Instant che oggi ne ha curato un secondo evento a Palazzo San Giacomo.
Presenti oltre all’autore Fabio Moscatelli ed alla curatrice del libro e foto consultant Irene Alison, la fotografa Luciana Latte e l’assessore al welfare del Comune di Napoli Roberta Gaeta.
Fabio Moscatelli dedica il libro a sua figlia e le dice e ci dice
“A Syria, che sta imparando a crescere”.
L’autismo e gli altri disturbi dello spettro autistico sono disturbi del neurosviluppo caratterizzati da un funzionamento mentale atipico e sono purtroppo frequenti ed in forte crescita, da diversi anni anche in Italia il 2 aprile si celebra la Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo istituita dalle Nazioni Unite nel 2007 al fine di richiamare l’attenzione su un disturbo che colpisce milioni di persone nel mondo. Lo scopo della giornata è quello di contribuire a migliorare la qualità della vita delle persone affette da autismo, in modo che possano condurre un’esistenza soddisfacente. “Light it up blue”, campagna mondiale ideata dall’organizzazione Autism Speaks, quel giorno illumina di blu i principali edifici delle città di tutto il mondo a testimoniare la sensibilità nei confronti delle problematiche legate ai disturbi autistici.