
Stamattina alle 12.30 in piazza quattro Giornate “Lorenzo Vive”.
Sabato notte un gruppo di fascisti di casapound ha imbrattato e vilipeso il murales in memoria del nostro fratello e compagno Lorenzo, in Piazza Quattro Giornate. Lorenzo era uno studente del Pansini. Proprio lì, a scuola, era nato il suo amore per l’arte e la letteratura che aveva coltivato fino a laurearsi in lettere moderne. Ma Lorenzo non amava solo la cultura, amava la libertà più di ogni altra cosa. E si è sempre battuto per affermarlo. E’ sempre stato in prima linea in ogni corteo, presidio, manifestazione, occupazione. Ha difeso Materdei dai fascisti, quando nel 2009, cercarono di infiltrarsi nel quartiere. Non si arrese neanche quando, in seguito ad un agguato, fu ricoverato in ospedale per un versamento di sangue ad un polmone. Il giorno dopo era di nuovo con noi, nelle strade. Forse è per questo che oggi i fascisti si accaniscono contro tutto ciò che lo ricorda. Perché Lorenzo è la dimostrazione di come si possano rifiutare i miti vuoti dell’eroismo o la retorica della virilità, eppure dimostrare un coraggio e una passione a loro sconosciuti. Gli ricorda che stare dalla parte dei più deboli è sempre difficile e scomodo, eppure c’è chi sceglie di farlo. Gli ricorda che se oggi a Materdei non hanno una sede è anche per merito suo. Questo gesto di addolora e ci riempie il cuore di rabbia, perché non passa giorno senza che un pensiero per lui ci faccia vacillare. Eppure non ci stupisce. Poche settimane prima la stessa mano aveva deturpato un murales in ricordo di tutte le vittime dello stato e del fascismo. E solo una settimana prima una ragazza antifascista aveva subìto minacce e molestie da questi infami. I fascisti hanno dimostrato di non aver alcun rispetto per chi cerca di affermare con forza il proprio diritto a vivere dignitosamente e per la vita stessa. D’altronde, chi inneggia alla repressione, a leggi razziali, ai bombardamenti dei barconi degli immigrati, ha già abbandonato ogni parvenza di umanità. E’ per questa ragione che, oggi come ieri, è necessario combattere il fascismo con ogni mezzo necessario. Con la cultura, con la ricchezza della diversità, con tutte le nostre fragilità, con lo studio, con le nostre intelligenze, con la passione, con la memoria. Con tutti noi stessi. Un ultimo pensiero va’ a Lollo che non potremo mai spiegare ma che non ci stancheremo mai di raccontare a chi non ha avuto il privilegio di conoscerlo. Lorenzo ha combattuto il fascismo, ma prima ancora, ha combattuto ogni ingiustizia di questo mondo, commessa contro chiunque. Cospirare vuol dire Respirare insieme.
Servizio di Luciana Latte
Fotografie di Claudio Menna