
Camminando per le vie di Sapri, piccolo centro turistico ai confini con la Basilicata è impossibile non imbattersi in questo graffito davvero molto attuale. Un uomo dalle tonalità grigio scure, con una maschera rosso sgargiante che sembra finalmente arrivato alla fine del tunnel. Ha il volto della sofferenza, di chi ha lottato per raggiungere la sua meta, alla ricerca della libertà. Un singolare momento di street art, che acquista senso solo se si analizza l’altra parte dell’opera che spunta a molti chilometri di distanza, a Silema, Malta. E’ proprio su un altro edificio della città, nei pressi di un parcheggio che possiamo trovare l’altro pezzo del puzzle e combinare la figura intera. Un uomo con ciabatte e pantaloncini rossi che sembra entrare in un tunnel riprodotto sulla facciata di un palazzo. L’opera è straordinaria se si pensa alla sua realizzazione che ha collegato due popoli, lontani, ma uniti quotidianamente dalla stessa problematica, lo sbarco dei clandestini. Un destino crudele per molte persone che sognano di venire a vivere in occidente per fuggire dalla fame dalle guerre e dalle carestie, ma che spesso vedono infranti i loro sogni ancora prima di arrivare, quando ci riescono. L’opera ha la firma dello street artist francese MTO, ed ha come tema proprio l’immigrazione. L’episodio da cui trae ispirazione è di qualche tempo fa, uno sbarco a Malta di un gommone di migranti che il Governo Maltese rifiutò, e che all’epoca il Governo Letta autorizzò per sbarcare in Italia. L’immagine identifica proprio un uomo che sembra entrare in un tunnel a Silema, Malta per riemergere a più di 700 chilometri di distanza nella città della spigolatrice, Sapri. L’artista intitola la sua opera “The Mediterranean Tunnel” e la descrive dicendo: ” Malta prende i morti e spedisce i vivi in Italia” riferendosi proprio a quell’episodio passato ma ancora molto attuale.